L’allarme diventa ancor più pressante se si pensa al 2028. Tra appena 10 anni saranno andati in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri. Stiamo parlando di oltre 80.000 medici. L’Sos arriva dal sindacato dei medici dirigenti Anaao e dalla Federazione medici di medicina generale (Fimmg) – con una elaborazione dei dati più recenti per ANSA.
Pochissime le nuove assunzioni
Le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno sostituite da nuove assunzioni. Per i medici di base le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione sono oggi circa 1.100 l’anno. Se il numero rimarrà costante ci saranno non più di 11.000 nuovi medici.
Più complessa ancora la situazione dei medici ospedalieri
Per i medici del Servizio sanitario nazionale fare un calcolo di quanti potranno essere i nuovi medici assunti è molto difficile. Da un lato non si conosce quando saranno banditi i concorsi da parte delle Regioni e per quali numeri. Dall’altro va ricordato che in varie Regioni è ancora in atto il blocco del turn-over parziale o totale.
L’anno peggiore sarà il 2022
L’annus horribilis, quando si registrerà il picco delle uscite, sarà per i medici di famiglia il 2022. Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni che avranno le maggiori sofferenze. Quanto ai medici del Ssn la situazione non si prospetta migliore.
14 milioni senza medico di famiglia?
I pensionamenti dei medici di famiglia «nei prossimi cinque-otto anni priveranno 14 milioni di cittadini di questa figura professionale». Lo afferma Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). «Appare quasi ridicolo – spiega – assistere al fatto che nessuna forza politica che aspira a governare il Paese proponga e si impegni sul tema dell’assistenza territoriale».
Rischio carenza di specialisti in tutte le regioni
La carenza di medici specialisti «interessa tutte le regioni, con l’evidente paradosso per cui se, e quando, riapriranno i concorsi, mancheranno i medici da assumere». Lo afferma Costantino Troise, segretario del sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed. I medici da assumere «mancheranno – spiega – perché saranno scappati all’estero». Un Paese «senza medici – conclude Troise – è un Paese senza sanità e sarà la possibilità di spesa a governare la scarsità dell’offerta professionale».
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