Tornare al lavoro dopo un infortunio, anche quando l’incidente ha avuto conseguenze pesanti compromettendo la possibilità di muoversi in modo autonomo. Ritrovare la propria dimensione lavorativa è importante dal punto di vista psicologico. Una delle maggiori preoccupazioni di chi ha subito un infortunio, infatti, è se l’attività sarà la stessa, con gli stessi colleghi o se bisognerà reinventarsi e, a causa della disabilità, prendere in considerazione altri incarichi o mansioni di minor responsabilità e gratificazione.
La continuità lavorativa
A partire da quest’anno chi si trova in situazioni simili o soffre le conseguenze di una malattia professionale non è più “solo” e può contare su una maggiore tutela: a farsi carico del reinserimento lavorativo è l’Inail con progetti personalizzati per ogni singolo individuo. Obiettivo principale è la conservazione del posto di lavoro di chi ha subito l’infortunio, col mantenimento della mansione svolta in precedenza o con una diversa mansione qualora le condizioni psicofisiche non lo consentano.
Un’impostazione lungimirante che va ben oltre il concetto di ricollocazione: la priorità è la continuità lavorativa, ovvero il tornare a fare quello che si faceva prima, puntando alle abilità residue e adattando gli ambienti alle esigenze della persona con l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento delle postazioni di lavoro e gli interventi di formazione.
Alle spese ci pensa l’Inail
A stabilirlo è il nuovo Regolamento per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, previsto dalla legge di stabilità 2015: dal 2017 è l’Inail a farsi carico delle spese necessarie a modificare il luogo di lavoro nonché del programma personalizzato messo a punto sulla base delle caratteristiche specifiche dell’assicurato. Ogni singolo caso verrà infatti valutato da un’equipe multidisciplinare composta da esperti qualificati che nella stesura del progetto terranno conto del profilo psicologico, fisico, funzionale e lavorativo della persona. Un progetto che deve essere condiviso: fondamentale è l’assenso del lavoratore che, insieme al datore di lavoro, acconsente all’attivazione degli interventi.
Contributi fino a 150 mila euro
L’Inail passa all’azione nei casi in cui si riscontri un’astensione dal lavoro superiore a 60 giorni continuativi. Per ogni progetto il contributo può arrivare a 150 mila euro, suddiviso nelle tre tipologie di intervento possibili: fino a 95 mila euro per gli interventi di abbattimento di barriere architettoniche, fino a 45 mila euro per l’adeguamento delle postazioni di lavoro e fino a 15 mila euro per gli interventi di formazione.
Da sottolineare che, entro i limiti degli importi annualmente stanziati (21,2 milioni di euro nel 2017), l’Istituto rimborsa ai datori di lavoro fino al 100% delle spese rientranti nelle prime due tipologie, sostenute per ciascun progetto personalizzato, mentre per gli interventi di formazione l’agevolazione arriva a coprire il 60% delle spese. Il datore di lavoro può anche ottenere un anticipo fino al 75% dei costi previsti.
Tempi brevi
Il coinvolgimento del datore di lavoro è importante ed è stabilito dal nuovo Regolamento anche con l’obiettivo di garantire tempi brevi. Dopo che il progetto è stato approvato (da lavoratore, datore di lavoro e Inail) è il datore di lavoro che si fa carico della raccolta dei preventivi e dell’esecuzione dei lavori, nel rispetto dei tempi previsti dal provvedimento autorizzativo della Direzione regionale Inail (emesso entro 60 giorni dall’approvazione del progetto).
Dalla tv ai social: le novità al centro di una campagna di comunicazione Inail
Diretta, immediata, finalizzata a far conoscere a tutti, anche ai non “addetti ai lavori”, i contenuti di un provvedimento di grande importanza e dal forte valore sociale: è la campagna di comunicazione istituzionale promossa dall’Inail per dare la più ampia visibilità alle recenti disposizioni in materia di riabilitazione e reinserimento.
L’iniziativa, attualmente in corso, vede il coinvolgimento di stampa, televisione e internet, senza dimenticare i social media. Previsti anche eventi organizzati dalle sedi territoriali Inail con la partecipazione degli stakeholder dell’Istituto.
L’obiettivo delle attività messe in campo è dare forza al modello di servizio del nuovo Inail che mette al centro la persona con disabilità da lavoro, destinataria non solo di prestazioni economiche che indennizzano il danno biologico, ma anche di una più articolata gamma di interventi personalizzati diretti a favorire il massimo recupero delle funzioni lese e la piena integrazione in ambito familiare, sociale e lavorativo.
A cura di OK Promotion