L’effetto che ha sul nostro fisico e sulla nostra mente il fatto di ammirare e stare in mezzo alla “bellezza” è noto dai tempi antichi, ma ora anche alcuni studi scientifici hanno spiegato come passeggiare tra monumenti e opere d’arte non faccia bene solo al cuore, ma attivi alcuni processi nel nostro cervello, capaci di farci stare meglio e di aiutarci a disintossicarci dalle tensioni accumulate in giornate stressanti, piene di impegni.
Un’ottima occasione sono le Giornate Nazionali dell’Associazione delle Dimore Storiche Italiane, che sabato 21 e domenica 22 maggio aprono al grande pubblico oltre 250 fra le più affascinanti residenze d’epoca italiane. Un ideale “Grand Tour” attraverso le regioni italiane: si possono infatti visitare gratuitamente incantevoli castelli, palazzi, ville, cortili e giardini, normalmente non aperti al pubblico, sparsi in tutto il territorio nazionale, ed essere guidati dai proprietari alla scoperta di un patrimonio di storia, arte e cultura spesso ancora poco conosciuto.
Proprio per questo i visitatori, se vogliono, possono diventare “Amici delle Dimore Storiche”, cioè soci dell’Associazione, a un prezzo di 35 euro, acquisendo il diritto di essere informati e partecipare a tutte le iniziative gratuite aperte ai soci promosse nel corso dell’anno dall’Associazione nazionale e dalle singole sezioni regionali.
In ogni regione il programma del fine settimana dedicato all’arte e alla cultura si arricchisce inoltre di numerosi eventi culturali, quali concerti, convegni, mostre d’arte e spettacoli teatrali, che intendono coinvolgere un vasto pubblico di ogni età.
«Compito dell’Associazione delle Dimore Storiche Italiane – spiega il presidente Gaddo della Gherardesca – è quello della conservazione, della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico monumentale privato. Centrale è la divulgazione presso l’opinione pubblica di quelli che sono i grandi valori che i beni monumentali privati rappresentano per il nostro Paese. Si calcola che in Italia ci siano 40000 dimore vincolate. Sono dimore in cui noi lavoriamo tutto l’anno per tenerle in vita. Lo facciamo anche perché siamo consci della responsabilità che abbiamo. Questo è il sesto anno che organizziamo le Giornate Nazionali per mettere in contatto gli italiani con una realtà poco conosciuta ma ben presente nel tessuto sociale».
