I linfomi rappresentano il quinto tipo di tumore per frequenza nel mondo occidentale. Uno di questi è il linfoma diffuso a grandi cellule B, che insorge prevalentemente nei linfonodi. «I linfomi rappresentano il quinto tipo di tumore per frequenza nel mondo occidentale» spiega Andrés José María Ferreri, Direttore dell’Unità Linfomi, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano e Presidente della Fondazione Italiana Linfomi (FIL).
«Il linfoma diffuso a grandi cellule B insorge prevalentemente nei linfonodi, ma può colpire qualunque organo, per esempio reni, polmoni, testicoli, cute. Il sintomo riportato più frequentemente dai pazienti è il rapido ingrossamento delle dimensioni dei linfonodi a livello del collo, delle ascelle, dell’inguine, ma il ventaglio di sintomi è molto ampio. Il linfoma diffuso a grandi cellule B è un tumore potenzialmente guaribile anche nei pazienti con tumore disseminato, ed è comunemente trattato con la chemioterapia, con risultati discreti, ma un paziente su tre non risponde alla terapia iniziale o ha una recidiva».
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Terapie sempre più efficaci anche quando il linfoma si ripresenta
Per questi pazienti oggi anche in Italia è disponibile tafasitamab, un trattamento immunoterapico. «L’arrivo di tafasitamab rappresenta un’opzione importante, in particolare per i tanti pazienti ricaduti o refrattari» conferma Pier Luigi Zinzani, Professore di Ematologia, Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli” Università di Bologna. «Un regime chemio free molto efficace e con una lunga durata della risposta. Il farmaco presenta un grosso margine d’azione; se pensiamo a cosa potevamo offrire ai nostri pazienti solo qualche anno fa e cosa possiamo offrire oggi, ci appare chiaro che le prospettive sono radicalmente cambiate».