In estate aumentano le tentazioni amorose e le occasioni di conquista, ma per lui cresce anche il rischio di fare flop a letto. Il sessuologo avverte i casanova da ombrellone: «E’ un luogo comune che l’aumento del desiderio sessuale, legato per definizione all’estate, si accompagni a una minore frequenza dei casi di deficit erettile», assicura Emmanuele A. Jannini, andrologo ed endocrinologo, coordinatore del corso di laurea in sessuologia all’università dell’Aquila (chiedigli un consulto online).
«In realtà si verifica il fenomeno opposto» e gli effetti collaterali delle vacanze esplodono al rientro, un periodo di superlavoro per gli specialisti della materia: «Noi andrologi lo verifichiamo a settembre – testimonia Jannini – quando aumentano le richieste di aiuto da parte degli uomini che prendono atto del loro disturbo». Un disturbo che colpisce circa 3 milioni di italiani. La disfunzione erettile riguarda il 13% degli uomini tra i 40 e i 70 anni, ma addirittura un maschio su due ha sperimentato difficoltà di erezione almeno una volta nella vita.
Si sbaglia chi pensa che la bella stagione disinibisca e sciolga ogni resistenza fra le lenzuola: «Vi sono più incontri, più tempo libero – spiega Jannini – I centimetri di pelle in più che si vedono sulle spiagge rappresentano uno stimolo molto potente per un animale come il maschio che si innamora attraverso gli occhi. Ma, proprio perché si tenta di più, si registrano più fallimenti. Non solo abiti succinti, atmosfera goliardica e più tempo libero per amare. La magia dell’estate non si esaurisce negli ingredienti sole cuore amore, ma c’entra anche la chimica».
«D’estate – spiega infatti il sessuologo – si pensa al sesso con maggiore attenzione anche per motivi ormonali. Un ghiandola del nostro cervello, l’epifisi, blocca la spinta sessuale, ma quando aumentano le ore di sole è meno efficiente e allora anche il desiderio aumenta». Secondo un’indagine nazionale condotta da Doxa Pharma, ricorda una nota, circa il 30% degli uomini vive con ansia le prestazioni sessuali e il 22% dice di sentirsi insicuro di fronte a donne sempre più esigenti. Il 20% degli intervistati, inoltre, è poco o per nulla soddisfatto della propria vita sessuale. Ammissioni in passato impensabili per un macho latino. Invece «negli ultimi anni – osserva il sessuologo – assistiamo a una progressiva presa di coscienza da parte dei maschi dell’importanza del loro benessere sessuale».
«E’ noto come i disturbi erettivi, un tempo ritenuti argomento tabù – prosegue Jannini – rappresentino una delle principali cause di crisi del rapporto di coppia. Ma vi sono anche molte donne che restano accanto al loro compagno, sopportando questi problemi che però possono trovare una soluzione efficace». Oggi i farmaci per trattare la disfunzione erettile maschile sono numerosi.
Le classiche pillole dell’amore si sono declinate in varie formulazioni, tra cui anche la versione mentina che si scioglie in bocca. Parlarne con l’esperto e discutere l’opzione più adatta alle proprie esigenze è la cosa migliore. Mentre la peggiore è il silenzio: «Il maschio con questo tipo di problemi che non accede al trattamento farmacologico resta in uno stato di atavica insicurezza. Il senso di inadeguatezza sessuale si traduce infatti in disagio complessivo nei confronti del mondo esterno», ammonisce Jannini.
Fonte Adnkronos
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