Narici, labbra e pene sono i punti più dolorosi in cui si può essere punti da un’ape: parola di IgNobel. È questa una delle dieci ricerche più folli ad essersi aggiudicata il premio assegnato dalla rivista americana Annals of Improbable Research e consegnato da sei autentici premi Nobel nel Sanders Theatre dell’Università di Harvard.
Anche quest’anno c’è un vincitore italiano, Gennaro Bernile, che lavora fra Usa e Singapore e che ha scoperto che molti manager di successo hanno sviluppato da bambini una predilezione verso il rischio dopo essersi ritrovati nel bel mezzo di un terremoto, un incendio o qualche altra catastrofe, uscendone indenni.
Si tratta della 25esima edizione del premio alle «ricerche improbabili» che come spiega Marc Abrahams, uno degli ideatori, «fanno prima ridere ma poi ti fanno riflettere». Oltre alle punture di ape, tra i premi più bizzarri ci sono: la scoperta guidata da Patricia Yang che quasi tutti i mammiferi impiegano lo stesso tempo a urinare, al cileno Bruno Grossi per aver scoperto che le galline (con un palo legato alla coda) si muovono esattamente come i dinosauri, e alla canadese Diallah Karim secondo la quale il modo più facile per diagnosticare l’appendicite è prendere i dossi con la macchina. (ANSA).
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