In Italia i donatori di sangue sono sempre meno. A dirlo sono i dati raccolti dal Centro Nazionale Sangue, che prefigurano un quadro piuttosto allarmante. Secondo le cifre presentate i donatori dello scorso anno sono stati poco più di 1.680.000, 8.000 in meno rispetto al 2016.
In calo i donatori e le donazioni
L’assenza di donatori si traduce direttamente in un calo delle donazioni: nel 2017 ne sono state effettuate oltre tre milioni, 30mila in meno rispetto all’anno precedente. Diverso è il caso delle donazioni in aferesi (cioè la donazione dei singoli componenti del sangue): grazie a questa pratica è stato possibile raccogliere quasi 830mila chili di plasma, indispensabile per la produzione di farmaci salvavita, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2016.
Un sistema ancora in equilibrio
«Anche se siamo ancora autosufficienti e viviamo in una situazione di sostanziale equilibrio, in alcune regioni periodicamente è necessario ricorrere al sistema della compensazione» conferma Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue. «È importante che tutte le regioni cerchino di contribuire il più possibile e che garantiscano un’organizzazione della rete di medicina trasfusionale tale da mantenere costanti i livelli di raccolta di plasma e sangue anche durante i primi mesi dell’anno o in quelli estivi e conseguire gli obiettivi di raccolta contenuti nel programma nazionale di autosufficienza».
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