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San Gennaro diventa patrono degli infartuati

Il santo che “scioglie” il sangue proteggerà i pazienti che assumono anticoagulanti per infarto, ictus, trombosi o embolia

Difficile la vita di chi assume farmaci anticoagulanti, sempre in bilico tra il rischio di trombosi e quello di sanguinamenti improvvisi. Per trovare il giusto equilibrio, a volte, servirebbe proprio un miracolo, ma da oggi c’è un santo a cui votarsi: è San Gennaro, il santo che “scioglie” il sangue.

Con un’ordinanza firmata dal cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, San Gennaro è stato dichiarato ufficialmente patrono della Federazione Italiana Pazienti Anticoagulati (Feder-Aipa), che in Italia riunisce quasi un milione di pazienti in cura con farmaci anticoagulanti perché colpiti da trombosi venosa, embolia polmonare, ictus cerebrale e infarto del miocardio.

Gruppo San Donato

«Sono certo che la testimonianza di San Gennaro, la sua intercessione e il suo patrocinio, saranno di sprone per un impegno sempre maggiore a favore di quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza», ha detto il cardinale Sepe.

Questa nuova “promozione” di San Gennaro va ad arricchirre ulteriormente il suo curriculum di santo fra i più popolari d’Italia: infatti è anche patrono di Napoli, dei donatori di sangue e degli orafi. A lui ci si rivolge un po’ “per tutto”, come dicono i fedeli. La tradizione popolare gli “affibbia” anche degli specifici numeri per il gioco del lotto.

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