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Regole per il Green Pass: ecco tutte le risposte alle principali domande

Ci sono esenzioni? Anche i liberi professionisti e le Partite IVA devono averlo? Cosa succede se non ce l'ho? Possono licenziarmi?

Dal 15 ottobre per svolgere qualsiasi tipo di lavoro, sia esso pubblico, sia esso privato, occorre esibire il Green Pass. L’obbligo riguarda anche le Partite IVA e i liberi professionisti. I lavoratori che non hanno la Certificazione verde subiranno subito la sospensione dello stipendio. Nelle imprese con meno di 15 dipendenti la sospensione scatta dal quinto giorno in poi. Anche chi svolga un’attività di volontariato o di formazione deve possedere il Green Pass. Gli unici che possono non averlo sono le persone esentati dalla vaccinazione. Tutte le regole per il Green Pass sono contenute nel decreto legge 16 settembre 2021.

Ci sono polemiche per il fatto che non esiste lo stesso obbligo per gli organi costituzionali. C’è un invito esplicito perché Parlamento, Corte Costituzionale, Quirinale e Governo si adeguino, ma appunto non c’è l’obbligo come per tutti i cittadini. Magistrati e avvocati invece devono avere il Green pass per poter entrare negli uffici in cui svolgono la loro professione. Naturalmente la stessa regola vale per le parti del processo e per i testimoni.

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Cosa succede nelle Rsa?

Nelle Rsa scatta l’obbligo vaccinale il prossimo 10 ottobre. Ci possono essere visite, ma dietro la presentazione del Green Pass. Non solo nelle residenze sanitarie obbligatorie, in quelle sanitarie per disabili), hospice. I familiari caregiver possono prestare assistenza quotidiana se il loro congiunto non sia autosufficiente.

Regole per il Green Pass: quanto vale?

Per le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, vale un anno dall’ultima iniezione. Se siamo guariti da Covid si conta dalla prima e spesso unica vaccinazione. Con il tampone molecolare la validità è di 72 ore, con quello antigenico 48 dall’ora del prelievo.

Regole per il Green Pass: vale anche per collaboratrici o professionisti che vengono in casa o le partite IVA?

La risposta è sì. Colf, collaboratori familiari, baby sitter, badanti, governanti, maggiordomi devono tutti avere la Certificazione. Lo stesso vale per idraulici, elettricisti, e tutte le partite Iva in generale.

Cambia qualcosa per i matrimoni, i battesimi e gli altri eventi di questo tipo?

No, come da mesi ormai resta l’obbligatorietà del Green Pass per partecipare a questi eventi. I minori di 12 anni restano esentati dall’obbligo. Sotto questa fascia d’età infatti non è ancora possibile vaccinarsi.

Regole per il Green Pass: cosa succede in Pronto Soccorso?

Per accedere al Pronto Soccorso serve un tampone con risultato negativo. Questa regola non si applica in casi di particolare urgenza.

 

Chi controlla che tutti abbiano la Certificazione verde?

Sono i datori di lavoro nel settore privato e i responsabili degli uffici nel settore pubblico a dover verificare che chiunque entri sul luogo del lavoro abbia il Green Pass. Saranno loro a indicare entro il 15 ottobre chi dovrà verificare questo requisito.

Regole per il Green Pass: cosa si rischia? Quali sono le sanzioni?

Diciamo subito che non si può licenziare. Sono previste sanzioni tra i 600 e 1.500 euro per i lavoratori sorpresi all’interno del luogo di lavoro senza Green Pass. Il datore di lavoro rischia una sanzione da 400 a 1.000 euro. Se ci si presenta sul luogo di lavoro senza il documento non si potrà entrare e i diventa assenti ingiustificati. A questo punto scatta la sospensione senza stipendio. Per poter rientrare bisogna esibire un Green Pass valido. Per tutti la sospensione scatta dal primo giorno. Per le aziende con meno di 15 dipendenti c’è sospensione dal quinto giorno di mancata presentazione del certificato.

Il lavoratore sospeso può essere sostituito?

In generale no. Può accadere solo nelle imprese che abbiano meno di 15 dipendenti. Non può invece essere sostituito il lavoratore in tutti gli altri casi.

In caso di presentazione di Green Pass falso o appartenente a un’altra persona che accade?

Qui si comincia a parlare di reati gravi. Se falsifichiamo il nostro certificato commettiamo il reato di falsità materiale che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni. Se abbiamo acquistato un certificato falso, il reato è uso di atto falso. In questo caso le pene sono ridotte di un terzo. Essendo reati penali, sono procedibili d’ufficio. Significa che chiunque può denunciare la falsa certificazione, non solo chi sarà incaricato del controllo.

Chi invece usa il Green Pass di un’altra persona commette il reato di sostituzione di persona. La pena è la  reclusione fino a un anno.

Regole per il Green Pass: quanto costeranno i tamponi?

I tamponi saranno gratis solo per le persone fragili. Per gli altri dal 30 settembre al 31 dicembre ci saranno i prezzi calmierati per quanto riguarda gli antigenici. Si pagano 15 euro, anziché 22, per gli adulti e 8 euro dai 12 ai 18 anni. Le farmacie che non si adeguano rischiano una sanzione amministrativa fino a 10.000 euro. Inoltre il prefetto può decidere la loro chiusura per cinque giorni.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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