Alcuni farmaci contro l’endometriosi diventano rimborsabili. Ad annunciare la notizia l’Associazione Progetto Endometriosi, che festeggia l’inserimento di alcune specialità farmaceutiche che contengono il principio attivo Dienogest per la terapia di prima linea nella fascia A del Sistema Sanitario Nazionale.
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La soddisfazione di APE per il fatto che alcuni farmaci contro l’endometriosi diventano rimborsabili
«Siamo felicissime – commenta Jessica Fiorini, vicepresidente dell’A.P.E. -. La rimborsabilità di questi farmaci per l’endometriosi è una vittoria importante per alcune donne che combattono la malattia. Si tratta di un primo cambiamento significativo nell’accesso alle cure. L’A.P.E. si è sempre battuta per questo obiettivo e continuerà a lavorare per migliorare la vita delle donne con endometriosi. La strada è ancora lunga, ma è un passo avanti fondamentale. Insieme, possiamo fare la differenza».
Cos’è l’endometriosi?
L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica difficile da diagnosticare anche a causa di sintomi subdoli come la stanchezza cronica e il dolore pelvico durante le mestruazioni e i rapporti sessuali, oltre all’infertilità che interessa il 35% delle pazienti.
Spesso si calcola che occorrano fino a 8 anni per arrivare alla diagnosi finale, con conseguenze importanti sulla qualità della vita delle pazienti. Si stima che almeno il 10% delle donne fertili ne sia colpito. Il dato è comunque sottostimato.
Fondamentale l’accesso alle cure adeguate per ogni paziente
Il risultato è importante, anche se va ricordato, come fa Stefano Guerriero, professore di clinica ostetrica e ginecologia dell’Università di Cagliari, che non tutte le pazienti possano o debbano assumere farmaci con Dienogest. L’accesso alle cure adeguate resta un obiettivo fondamentale.
«La rimborsabilità di questi farmaci rappresenta un traguardo importante, ma non è l’unica sfida da affrontare – aggiunge Annalisa Frassineti, presidente dell’associazione -. L’APE continua a impegnarsi per:
- aumentare la consapevolezza sull’endometriosi;
- promuovere la ricerca per migliorare la diagnosi e la cura della malattia;
- sostenere le donne offrendo loro supporto e informazioni.
Con il sostegno di tutti, possiamo dare speranza a tutte le donne che convivono con questa patologia».
Non esiste ancora la cura, né regole di prevenzione
Purtroppo non si conoscono ancora esattamente le cause di questa malattia. Di conseguenza non esiste una cura definitiva, né raccomandazioni utili alla sua prevenzione. Per limitare i danni che l’endometriosi causa è assolutamente necessario continuare a diffondere il maggior numero di informazioni corrette su questa malattia. Oltre ai sintomi che abbiamo visto dobbiamo ricordare la possibilità di sviluppare cisti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza addominale.