Chi fa più spesso accessi inutili al Pronto Soccorso? Sempre più spesso la cronaca ci parla di situazioni di sovraffollamento nei Pronto Soccorso italiani. Questo è vissuto dai pazienti come uno dei principali problemi del Servizio sanitario nazionale. In realtà è vissuto anche dalle società scientifiche come un problema importante. Rappresenta un fattore di incremento del rischio clinico e di complicanze.
Ora uno nuovo studio italiano, condotto dai geriatri della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio – SIGOT – e della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria – SIGG, sottolinea come siano più i giovani a utilizzare i Pronto Soccorso in modo inappropriato. Si tratta della ricerca con il più alto campione mai realizzato. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Geriatrics & Gerontology International.
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Accessi inutili al Pronto Soccorso: ecco tutti i dati per fascia di età
Nel dettaglio gli accessi degli anziani in Pronto Soccorso sono appropriati quattro volte più che nei giovani, passando dal 10,7% della fascia 40-44 anni al 36,8% e al 44,2% nelle fasce d’età più avanzate. Un aumento dell’appropriatezza che si riscontra anche nei ricoveri, maggiormente giustificati negli anziani.
Più di 20 milioni di accessi messi sotto esame
I ricercatori hanno preso i dati dall’EMUR, il Sistema Informativo per l’Emergenza e Urgenza del Ministero della Salute. Impressionante la mole di accessi esaminati: 20.400.071. Gli esperti hanno messo sotto la lente di ingrandimento gli accessi al PS in base all’età e ne hanno verificato l’appropriatezza con il criterio dei diversi codici di gravità. La gravità è bassa con codice bianco o verde, mentre il codice giallo indica una situazione di emergenza e quello rosso l’imminente pericolo di vita.
L’appropriatezza delle visite in Pronto Soccorso, quindi codice giallo o rosso convalidato, aumenta progressivamente con l’età. È del:
- 6,3% nella fascia di età 5-9 anni,
- 10,7% nella fascia 40-44 anni,
- 36,8% nella fascia 85-89 anni,
- 44,2% nella fascia 95-99 anni.
I dati dei ricoveri confermano la stessa linea
In seguito alla visita nei reparti di urgenza, il paziente può essere dimesso, oppure, nei casi gravi, ricoverato in ospedale. Anche in questo caso i più appropriati restano gli anziani. I ricercatori hanno dimostrato che la percentuale di persone ricoverate solo in presenza di patologie realmente gravi, contrassegnate in PS da un codice giallo o rosso. è più alta tra gli anziani.
Naturalmente in termini generali è più alto il numero di accessi nella popolazione anziana. Gli accessi ai PS crescono progressivamente con l’età. Su mille abitanti con più di 90 anni si riscontrano 500 accessi all’anno. Il numero scende intorno ai 200-250 nelle classi di età più basse.