Serena Iansiti racconta la sua esperienza di donna meridionale alle prese con il Sole. «Ho i capelli scuri, la pelle ambrata e sono napoletana. I tratti fisici e il feeling particolare con mare e sole fanno di me un chiaro esemplare di donna mediterranea. Da piccola ero come una lucertola, perennemente sotto il sole e senza mostrare il minimo turbamento. E così sono cresciuta con la convinzione che il sole fosse mio amico, senza minimamente preoccuparmi degli effetti che la tintarella potesse avere sul mio corpo. Anziché la crema protettiva applicavo quella abbronzante. Una scellerata».
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Serena Iansiti: «La pelle tirava e bruciava»
Ho continuato così per tutta la mia «giovinezza» fino a quando un giorno qualunque di un’estate come tante, a 18 anni, è successo qualcosa di diverso. Ero al mare con le amiche e, mentre preparavamo le borse per andare via dalla spiaggia, ho iniziato a sentire la pelle del volto tirare, assieme a un senso di fastidio e bruciore insopportabile. Ho preso uno specchio per controllarmi il viso ma non c’era niente che non andasse… Non ero arrossata, non avevo macchie, niente. Dopo un paio d’ore sono rientrata a casa. Uscita dalla doccia, mi sono resa conto di avere tutta la faccia e il décolleté ricoperti di bolle. La cosa mi ha spaventato perché non sapevo come comportarmi, cioè se fosse più giusto cercare di schiacciarle o non toccarle per non irritare ulteriormente la pelle. Grazie a un pizzico di lucidità ho optato per la seconda scelta e, dopo aver messo un po’ di crema idratante, sono andata a letto.
Cortisone per una settimana e astensione totale dal Sole
La mattina seguente la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata a tal punto che mi sono convinta ad andare dal dermatologo. Lo specialista, appena mi ha visto, ha chiesto se nelle ore precedenti mi fossi esposta al sole e con quale fattore di protezione. Io gli ho risposto che ci ero stata il giorno prima e che non avevo fatto niente di diverso rispetto al mio solito. Anzi, avevo trascorso alcune ore sotto l’ombrellone per leggere un libro. Ho tralasciato la questione «creme solari queste sconosciute», ma credo lo avesse capito da solo. A ogni modo, mi ha scrutata qualche minuto per poi riferirmi che le bolle sul volto erano la chiara espressione di un eritema solare.
Pur presentando un colorito normale e non essendomi mai scottata nella mia vita, ero riuscita a provocarmi un guaio. Il dottore mi ha prescritto una cura a base di cortisone, da seguire per almeno una settimana con l’astensione totale dal sole. Inoltre, mi ha raccomandato l’utilizzo di una crema con alto fattore protettivo da stendere su viso e corpo prima di andare in spiaggia. Dopo dieci giorni le bolle erano sparite, la pelle aveva smesso di tirare e anche la sensazione di bruciore era scomparsa.
Serena Iansiti: «La mia allergia al nichel ha influito»
Incuriosita, ho però chiesto allo specialista il motivo di quella reazione. Lui mi ha spiegato che la pelle, esattamente come tutto il resto del corpo, cambia e può diventare sensibile verso agenti per i quali in passato non lo è mai stata. Inoltre, chi come me presenta allergie è più soggetto a irritazioni cutanee improvvise. L’allergia al nichel, infatti, mi procura sempre non poche seccature. Il contatto con oggetti che contengono questo metallo scatena sulla zona del corpo interessata, nel giro di pochi minuti, la comparsa di pomfi. Quando sono impegnata su un set ho sempre il terrore che alcuni prodotti di make up abbiano il nichel tra gli ingredienti e per questo motivo li controllo tutti prima di iniziare il trucco. Anche l’alimentazione è un po’ condizionata da questa allergia. Ho eliminato le melanzane perché mi provocano senso di pesantezza e dolore addominale.
Porto con me delle pastiglie di cortisone
A ogni modo per stare tranquilla ed evitare di ritrovarmi il corpo pieno di bolle, porto sempre con me, sui set e in viaggio, una bella scorta di pastiglie a base di cortisone. E, sia che scelga di visitare una città sia che opti per uno dei miei tour avventurosi, la crema solare, da quel giorno famoso di quando avevo 25 anni, è la mia migliore amica. Così salvo non solo la bellezza della mia pelle, ma soprattutto la sua salute.
Serena Iansiti