Via il dente, via il dolore. È sempre stata questa la mia filosofia di vita. Se devo affrontare un problema lo faccio subito, senza rimandare inutilmente. E così quella volta ne ho tolti addirittura quattro in un colpo solo. E non in senso figurato.
Ero rimasta molto sorpresa dalla vicenda di un’amica che, a causa di una malformazione dei denti del giudizio, aveva dovuto subire addirittura un intervento con tanto di ricovero ospedaliero. Non avevo mai sentito niente di simile. E così quella storia mi era tornata in mente qualche tempo dopo, quando mi ero accorta che nella mia arcata superiore stava accadendo qualcosa di strano: sul lato sinistro, un dente non era più nella sua corretta posizione. Avevo la netta percezione che si stesse spostando, lentamente, ma progressivamente. Anche se non accusavo alcun dolore.
Dal dentista mi hanno fatto un’ortopanoramica, vale a dire quella radiografia che fornisce una visualizzazione totale delle ossa mascellari. Ed ecco la sorpresa: quattro grossi denti del giudizio posizionati orizzontalmente all’interno delle gengive, che tendevano a farsi largo spingendo e spostando gli altri.
Secondo il dentista non avevo scelta: dovevo estrarli, altrimenti col tempo mi avrebbero causato parecchi problemi alla salute dell’intera dentatura. Il suo consiglio era quello di effettuare un primo intervento su quelli superiori e poi un secondo su quelli inferiori. Tutto in un’unica volta avrebbe potuto essere troppo invasivo. Ma l’idea di sottopormi due volte a una simile tortura non mi sfiorava neanche. Mi impressiono perfino facendo le analisi del sangue, figuriamoci questo.
Tutto in anestesia locale
Ho scelto di fare tutto in un unico intervento, mi sono messa in lista all’ospedale Fatebenefratelli di Roma, dove la mia amica ha risolto alla perfezione il medesimo problema, e non ci ho più pensato. Fino a quando, un anno dopo, mi hanno chiamata. L’intervento è stato fatto in anestesia locale ed è durato un paio d’ore: si trattava di aprirmi le gengive, estrarre i quattro denti del giudizio posizionati in orizzontale e ormai profondamente radicati, e poi ricucire il tutto. Non ho sentito alcun dolore, ma ricordo un particolare che ancora mi commuove: proprio in quel momento la radio accesa ha dato la notizia della scomparsa di Corrado. Lui è stato il primo a credere in me, tanto che avevo da poco terminato la mia esperienza di valletta nella sua Corrida su Canale 5. Mi sono scese le lacrime, e il dentista temeva che fosse colpa sua, che mi stesse facendo male.
Due settimane di convalescenza
Sono rimasta in ospedale tre giorni, con 29 punti in bocca e il viso gonfio come un palloncino. Un gonfiore che si è prolungato anche dopo il ritorno a casa, al punto da obbligarmi a sospendere il lavoro per un paio di settimane. Conducevo Speciale Rai International, che andava in onda quotidianamente in tutto il mondo, e non potevo mostrarmi in quello stato, visto che neanche trucco e cosmetici riuscivano a camuffarlo. Ho mangiato ghiaccioli e bevuto bibite fredde, fino a che tutto è andato a posto. Il dolore, già sopportabile, è sparito del tutto, il viso è tornato alla normalità e le gengive hanno smesso di «tirare» ogni volta che cambiava il tempo.
Sono passati quasi vent’anni, e da allora i miei denti non mi hanno più dato alcun problema. Li lavo regolarmente, uso filo interdentale e collutorio, cambio continuamente dentifricio alla ricerca di prodotti sempre più efficaci, e mastico gomme dentifricie senza zucchero per mantenere la bocca igienizzata. Ogni sei mesi faccio un controllo e la pulizia dei denti. Qualcuno mi dice che ne ha guadagnato il mio sorriso, visto che anche il dente che si stava spostando, ritrovando spazio, è tornato al suo posto. Ma in realtà credo che quello sia dovuto al mio sorridere sempre alla vita.
Lorena Bianchetti
Tratto da OK Salute e benessere novembre 2015
POSSONO INTERESSARTI ANCHE
Massimo Dapporto: «La mia fortuna? I denti storti»
George Clooney «Il matrimonio mi ha fatto passare il mal di testa
Valeria Graci: «Ho rischiato di diventare sorda a 30 anni!»