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Palestre e piscine riaprono: le regole post lockdown

Dopo il boom degli allenamenti nelle live di Instagram, si potrà tornare a fare attività fisica nei luoghi deputati. Ecco come

Dopo due mesi e mezzo, lunedì 25 maggio palestre e piscine riaprono. Erano state chiuse dallo scorso 7 marzo. Continua quindi il lento ritorno a quella che viene definita la “nuova normalità”. Fanno eccezione due regioni: la Lombardia, dove i centri di allenamento dovranno aspettare fino al 31 maggio e la Basilicata, che ha scelto di tenerli chiusi fino al 3 giugno. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha chiarito che potrà cambiare decisione se i dati non dovessero essere quelli sperati e rinviare ancora nel tempo la riapertura di palestre e piscine.

Palestre e piscine riaprono: si dovranno seguire regole molto scrupolose

Come sta avvenendo per tutti gli esercizi commerciali, per i bar e i ristoranti anche palestre e piscine dovranno scrupolosamente attenersi a una serie di regole molto stringenti. Questa scelta non sorprende, visto che sono luoghi dove è semplice entrare in contatto tra persone. I gestori di palestre e piscine misureranno la temperatura ai propri clienti servendosi di termoscanner. Se una persona ha una temperatura dai 37,5 gradi in su, dovrà tornare a casa e sarà invitato a mettersi in contatto con il proprio medico curante.

Gruppo San Donato

Palestre e piscine riaprono: bisognerà prenotare

Il primo grande cambiamento è che le palestre dovranno pianificare il numero massimo di persone che potranno essere al loro interno. I clienti saranno invitati a prenotare e saranno tutti registrati. I loro nominativi devono essere conservati per 14 giorni, trascorsi i quali gli elenchi dovranno essere distrutti. Questo avverrà perché in caso una persona dovesse risultare positiva, la palestra potrà contattare tutti i clienti che erano presenti nello stesso giorno allo stesso orario per mettersi in isolamento volontario e richiedere attraverso il proprio medico un tampone.

Palestre e piscine riaprono: spogliatoi e docce accessibili

Particolare attenzione è rivolta agli spogliatoi e alle docce. Dovrà sempre essere rispettata la distanza di almeno un metro tra le persone. Tutti i vestiti e gli indumenti personali dovranno essere chiusi all’interno di armadietti e contenuti in borse personali. Le palestre forniranno dei sacchetti di plastica per i clienti che non avranno la borsa.

Nei luoghi in cui ci si allena si dovrà garantire la distanza di almeno un metro. Questa distanza dovrà diventare di due metri nelle zone in cui ci si allena intensamente. Le palestre dovranno quindi procedere a una vera e propria ricollocazione degli attrezzi e delle strutture.

Bilancieri, pesi, macchine e attrezzi in genere dovranno essere igienizzati dopo ogni utilizzo. Se uno strumento non potrà essere disinfettato, non potrà essere utilizzato. Le palestre dovranno comunque procedere a una pulizia approfondita più volte al giorno.

I clienti, come in realtà era già richiesto anche prima della pandemia, saranno invitati a indossare calzature esclusivamente riservate all’allenamento in palestra. Naturalmente non potranno essere condivisi gli asciugamani, le borracce o le bottigliette, né nessun altro oggetto personale.

Come avviene per tutti i luoghi pubblici, anche in questo caso ci dovranno essere in più punti dei dispenser che contengano soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani. Ogni volta che si entra e si esce ci si dovranno lavare le mani.

Palestre e piscine riaprono: attenzione all’areazione 

L’aerazione dev’essere scrupolosa. Laddove possibile bisognerà aereare aprendo le finestre, mentre i filtri dell’aria condizionata dovranno essere sostituiti con maggiore frequenza. Si dovrà procedere a una pulizia costante anche delle prese e delle griglie di ventilazione.

Le piscine dovranno dedicare 7 metri quadrati a persona 

Per quanto riguarda le piscine, i gestori dovranno far rispettare la regola della distanza di almeno un metro tra le persone, fatta eccezione per i conviventi, cioè le persone che vivono nella stessa casa. Nelle vasche ci dovranno essere almeno 7 metri quadrati di superficie a persona. La stessa misura dovrà essere presa anche per le zone predisposte per prendere il sole. Nelle piscine non si potranno fare feste, eventi o manifestazioni. Le eventuali tribune saranno chiuse. Sedie a sdraio e lettini non solo dovranno essere ad almeno un metro di distanza l’una dall’altro, ma dovranno essere posizionate in modo che per raggiungerle non si debba passare a meno di 1 metro e mezzo da altre persone. I gestori dovranno anche garantire la presenza di dispenser con gel igienizzanti a disposizione dei clienti. Gli spogliatoi e le docce andranno organizzati come quelli delle palestre.

Palestre e piscine riaprono: le regole di comportamento in acqua

Le regole già normalmente richieste per l’ingresso in acqua dovranno essere ancora più puntuali. Prima di entrare in acqua bisognerà farsi una doccia usando anche il sapone, l’uso della cuffia è obbligatorio, assolutamente vietato sputare, urinare e soffiarsi il naso in acqua. I bambini piccoli dovranno indossare pannolini contenitivi.

Anche per le piscine è fortemente consigliata la prenotazione. I gestori dovranno conservare gli elenchi con i nominativi dei clienti per 14 giorni per gli stessi motivi per cui lo devono fare quelli delle palestre.

Gli ambienti andranno costantemente igienizzati con particolare scrupolo per le zone condivise.

Anche per le piscine è fortemente consigliata la prenotazione. I gestori dovranno conservare gli elenchi con i nominativi dei clienti per 14 giorni per gli stessi motivi per cui lo devono fare quelli delle palestre.

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