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Osteoporosi: una patologia ancora poco trattata

Nonostante le gravi conseguenze che questa malattia può portare, se ne parla ancora troppo poco. Proprio per sensibilizzare sulla corretta informazione sull'osteoporosi è stato istituito un premio giornalistico

L’osteoporosi è ancora molto sottovalutata e poco trattata. Eppure nel corso della vita circa il 40% della popolazione incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, in maggioranza dopo i 65 anni.

Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa cinque milioni di persone, di cui otto su dieci sono donne in post menopausa.

Gruppo San Donato

Osteoporosi: conseguenze pesantissime in caso di fratture

Le fratture da fragilità per osteoporosi hanno rilevanti conseguenze, sia in termini di mortalità sia di disabilità motoria, con elevati costi sanitari e sociali:

  • nel 20% dei casi si ha la perdita definitiva della capacità di camminare autonomamente,
  • solo il 30-40% dei soggetti torna alle condizioni precedenti la frattura.

«Una frattura vertebrale raddoppia il rischio di avere una frattura di femore entro un anno e aumenta di cinque volte il rischio di avere una nuova frattura vertebrale in assenza di trattamento adeguato» avverte Ferdinando Silveri, Vicepresidente del Comitato Scientifico della Federazione italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro (FEDIOS).  «Inoltre, la presenza di fratture vertebrali influisce negativamente sulla qualità di vita del paziente e ne aumenta la mortalità, con incremento dei relativi costi socio-sanitari».

Osteoporosi e mortalità: i dati

L’osteoporosi rappresenta oggi una vera emergenza sanitaria, essendo una patologia di prevalenza e incidenza in costante incremento. «La mortalità a un anno dopo frattura di femore è di circa il 25% e i soli costi diretti del trattamento della frattura da fragilità sono quattro volte superiori a quelli del tumore della mammella, tre volte superiori a quelli dell’infarto del miocardio e tre volte a quelli dell’ictus» aggiunge Sandro Giannini, Presidente del Gruppo Italiano Bone Interdisciplinary Specialists (GIBIS).

Un premio giornalistico per la corretta informazione sulla malattia

Per diffondere una maggiore conoscenza dell’osteoporosi e soprattutto della sua prevenzione, FEDIOS e UNAMSI – Unione Nazionale Medico Scientifica di informazione, promuovono il Premio giornalistico “Dalla parte delle ossa“. «Favorire un’informazione corretta in quest’ambito significa sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e del trattamento, quando necessario, così come i medici nell’affiancare i pazienti quando la salute delle ossa comincia a farsi precaria» commenta Nicola Miglino, presidente UNAMSI.
Per consultare il bando e inviare la propria candidatura si possono visitare i siti web fedios.org e unamsi.it.

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