Pochi mesi fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo definiva come «uno tra i più ignorati e sottovalutati disturbi della società moderna». L’occhio secco colpisce il 90% delle donne in menopausa e il 25% della popolazione generale over 50. Tuttavia, nonostante possa avere notevoli ripercussioni sulla qualità della vita, rappresenta un problema sottostimato.
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Occhio secco: un disturbo soprattutto femminile
Secondo alcuni recenti studi, la sindrome dell’occhio secco colpisce soprattutto il sesso femminile, specialmente in età pre-menopausale e menopausale. In questi periodi, infatti, ben il 45% delle donne lamenta occhi arrossati, offuscamento, bruciore oculare, riduzione della tolleranza alle lenti a contatto, sensazione di corpo estraneo. Ciò è dovuto principalmente alle variazioni degli ormoni sessuali: gli estrogeni e gli androgeni, infatti, influenzano la produzione di tutti i componenti del film lacrimale, fino ad alterarne l’equilibrio e a favorire l’insorgenza di secchezza oculare.
Non solo ormoni
Tuttavia le donne sono più interessate da questa patologia anche per altre ragioni: le malattie autoimmuni, che colpiscono maggiormente la popolazione femminile, è un fattore di rischio da non sottovalutare, così come l’uso abituale di lenti a contatto e l’abitudine a truccarsi le palpebre e le aree perioculari.
Mese della prevenzione e diagnosi dell’occhio secco
Per questi motivi, il Centro Italiano Occhio Secco (CIOS) di Milano, in collaborazione con l’Università dell’Insubria di Varese, promuove un’importante campagna di prevenzione, destinata alle donne: dal 2 al 31 maggio, in 14 Centri ospedalieri e Cliniche Universitarie sparsi su tutto il territorio, ci si potrà sottoporre a una visita specialistica gratuita per diagnosticare l’eventuale presenza del disturbo.
Come prenotarsi per la visita dell’occhio secco
A partire dal 2 maggio, per prenotarsi basta andare sul sito del CIOS e scegliere la struttura più comoda tra Milano, Varese, Arezzo, Catania, Cuneo, Lecce, Napoli, Padova, Rapallo, Roma, Torino.
Raccomandazioni pre-visita
Se si usano lenti a contatto, è meglio toglierle almeno 24 ore prima. Non bisogna truccarsi il giorno della visita. È necessario portare con sé eventuali esami di laboratorio recenti, l’elenco dei farmaci attualmente in uso e delle terapie già praticate sia oculari sia generali.
Chiara Caretoni
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