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Novità nella lotta ai tumori al fegato

La diagnostica e il trattamento, sia medico che chirurgico, dei tumori primitivi e secondari del fegato hanno subito, negli ultimi anni, una profonda evoluzione dettata dall'irrompere di tecniche e farmaci innovativi.

La diagnostica e il trattamento, sia medico che chirurgico, dei tumori primitivi e secondari del fegato hanno subito, negli ultimi anni, una profonda evoluzione dettata dall’irrompere di tecniche e farmaci innovativi.

L’affermarsi di nuove molecole in campo farmacologico, sia nel trattamento delle malattie epatiche croniche che nella terapia di supporto, ha permesso di ridurre l’insorgenza di neoplasie e di migliorare la qualità di vita del paziente. Nella diagnostica ecografica, l’avvento dei mezzi di contrasto di seconda generazione ha rivoluzionato il vecchio concetto di ecografia al punto che le linee guida europee considerano la CEUS un’indagine di primo livello per la diagnosi differenziale tra lesioni benigne e maligne.

Gruppo San Donato

Il successo ottenuto con le pratiche interventistiche, sia in ausilio che in sostituzione della chirurgia, ha permesso di aprire nuove frontiere di trattamento con applicazioni anche in settori diversi da quelli dell’epato-oncologia. La recente introduzione sul mercato di farmaci anti-angiogenici, quali il Sorafenib, e la sperimentazione di altre molecole nell’ambito di trial clinici hanno dimostrato di aumentare la sopravvivenza anche nei casi di pazienti con tumori epatici considerati inoperabili o privi di indicazione al trattamento con altre tecniche interventistiche a nostra disposizione.

La diagnostica e la terapia delle lesioni epatiche, quindi, richiede una stretta collaborazione tra epatologo, internista, radiologo interventista, oncologo, chirurgo e personale infermieristico al fine di avere una visione globale del singolo paziente e di offrirgli il miglior trattamento possibile atto a determinare un prolungamento della sopravvivenza o, in alternativa, una migliore qualità di vita.

Il 18 novembre nell’ambito del convegno intitolato trattamenti integrati e imaging guidati in oncologia, si punterà proprio di fare il punto sulle novità diagnostiche e terapeutiche dei tumori epatici primitivi e secondari, nonché sulle applicazioni extraepatiche delle tecniche interventistiche in campo oncologico avvalendosi della presenza, tra i relatori, di esperti di chiara fama e operatori locali del settore ed è rivolto agli specialisti internisti, gastroenterologi, radiologi, oncologi, chirurghi e infermieri. I lavori, presieduti da Antonio Giorgio e Franco Silvestris (Pietro Gatti del Policlinico di Bari sarà il referente scientifico), si svolgeranno fino a sabato presso l’Una hotel Regina di Noicattaro (Bari).

Fonte Gazzetta del mezzogiorno

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