Sembra funzionare perfettamente il chip Telepathy di Neuralink impiantato in un paziente, rimasto paralizzato a 29 anni in seguito a un incidente subacqueo.
La start up che produce chip cerebrali voluta dal miliardario naturalizzato americano Elon Musk ha trasmesso in live streaming il 20 marzo un video in cui si vede Noland Arbaugh intento a giocare a scacchi online sul suo laptop che sposta il cursore usando proprio il dispositivo messo a punto da Neuralink.
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Funziona con la forza del pensiero
Lo scorso mese di gennaio esperti della società di biotecnologia avevano impiantato il dispositivo nel giovane uomo, che ora ha dimostrato pubblicamente di riuscire a controllare il mouse di un computer con il semplice utilizzo del pensiero. Lo stesso Elon Musk aveva affermato che il risultato sperato fosse esattamente questo.
L’operazione per l’impianto del chip Telepathy di Neuralink
L’intervento in sé è stato estremamente semplice. A raccontarlo lo stesso Noland proprio nel video trasmesso sulla piattaforma di X, l’ex Twitter per intenderci, sempre di proprietà tra l’altro di Elon Musk.
«Mi hanno dimesso dall’ospedale già il giorno successivo all’operazione – ha spiegato Arbaugh -. Non ho alcun disturbo cognitivo. Avevo praticamente smesso di giocare a Civilization VI (si tratta di un famoso videogioco, ndr). Tutta la squadra di Neuralink mi ha dato la possibilità di farlo di nuovo».
Noland ha spiegato di essere tornato a prendere anche lezioni di francese e di giapponese online grazie all’impianto cerebrale. In sostanza è tornato a praticare i suoi hobby preferiti.
I dubbi di alcuni esperti
Non tutti gli esperti però condividono l’entusiasmo di Elon Musk e del paziente, pur riconoscendo che sia un buon punto di partenza. In molti sottolineano che al momento si è solo a pochi giorni dall’impianto e occorre vedere come la situazione procederà nel lungo termine.
Il chip Telepathy di Neuralink
Il chip Telepathy è composto da cinque elementi:
- una capsula più esterna installata nel cervello, che contiene l’impianto vero e proprio,
- una batteria,
- i chip,
- la parte di elettronica che insieme ai chip traducono i segnali cerebrali e li trasmettono al dispositivo,
- i 1024 elettrodi distribuiti su 64 fili ultrasottili, collegati al cervello.