«Non esiste una sola prova scientifica che gli organismi geneticamente modificati siano più pericolosi per la salute di qualunque organismo ottenuto con procedure tradizionali». Ad affermarlo è Gilberto Corbellini, ordinario di Storia della medicina e docente di Bioetica a La Sapienza Università di Roma. Che spiega che nell’agricoltura, «in generale, non c’è niente di naturale e sicuro. L’agricoltura è un’invenzione umana di circa 10 mila anni fa, e fino a quando la scienza non ha fornito le conoscenze genetiche e chimiche utili le coltivazioni non fornivano alcuna garanzia né di resa né, tanto meno, di qualità. E non è paradossale dire che quanto più è innaturale tanto più è sicura, perché contiene più conoscenze e quindi più controlli».
Fonte Asca