Nasce a Milano l’Istituto nazionale per la chirurgia dell’obesità (Inco), il centro specializzato per la chirurgia bariatrica per i pazienti affetti da obesità grave. La struttura, che fa parte dell’Istituto clinico Sant’Ambrogio, è stata inaugurata oggi.
L’Italia è in cima alla classifica dell’obesità in Europa: oltre 20 milioni gli italiani hanno problemi legati al peso e di questi circa il 10% può essere definito obeso. E molti sono bambini. Una situazione allarmante, che però non sempre trova strutture e risposte adeguate: «Solo lo 0,4% degli obesi patologici italiani ha accesso a strutture in grado di intervenire anche a livello chirurgico nell’ambito di un approccio multidisciplinare, elemento imprescindibile alla luce della complessità e della natura multifattoriale della malattia», spiega Giancarlo Micheletto, responsabile scientifico dell’Inco. «La chirurgia bariatrica, se eseguita nel rispetto dello stato fisico del paziente, rappresenta un’importante opportunità per tutti quei pazienti che hanno in precedenza fallito con altri trattamenti e terapie. Permette di ridurre la massa corporea e far sì che il peso raggiunto venga mantenuto nel tempo».
Nella nuova struttura milanese (12 posti letto accreditati con il Sistema sanitario nazionale), gli interventi vengono fatti con tecnica mininvasiva video-assistita, grazie a una telecamera introdotta nell’addome, che permette di ottenere risultati estetici migliori e un’alta riduzione del dolore e dei disagi post operatori. Si tratta di operazioni di chirurgia bariatrica come by pass gastrico, bendaggio, sleeve gastrectomy e palloncino endogastrico.
Prima di passare al bisturi, in ogni caso, i pazienti affrontano una diagnosi multidisciplinare. Non sempre, infatti, l’intervento è la soluzione più adatta: l’obesità è un problema complesso, che tocca tanto il corpo quanto la psiche. «L’obesità non rappresenta solo un disagio fisico, il più delle volte provoca un rischio per lo stato di salute generale con gravi conseguenze psicologiche», Alessandro Giovanelli, responsabile della struttura. «Per queste ragioni il nuovo Centro coniuga, attraverso un metodo integrato, le molteplici competenze dell’equipe medica e infermieristica, dalla fase di prevenzione fino alla diagnosi e poi al trattamento terapeutico e al post operatorio con riabilitazione e mantenimento. Non solo. La persona obesa ha bisogno di essere costantemente seguita nel suo percorso di cura. Spesso arriva all’intervento chirurgico dopo il fallimento di altre terapie; può essere demotivata e non avere fiducia in se stessa».
Per questo, accanto a nutrizionisti e dietologi, nel centro sono presenti anche psicologi, psichiatri ed esperti delle patologie collegate all’obesità (diabete, sindrome metabolica, patologie cardiovascolari, respiratorie, ortopediche, articolari, tumori).
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