Dopo una lunga carriera attraversata interpretando ruoli molto diversi tra loro, alternando il comico al tragico e all’occorrenza facendo anche il doppiatore o l’autore, ad un certo punto ho iniziato, come attore, a dedicare la mia attenzione ad ambiti anche più teorici del lavoro: indagare e approfondire le sfaccettature e i dettagli più oscuri dei personaggi a cui ho dato vita. Le nuove tecniche di recitazione suggeriscono che, per calarsi perfettamente in una parte, un attore può considerarsi come una sorta di dimora in cui ospitare i vari protagonisti con cui avrà a che fare; ed essere una casa, in cui loro agiranno, poi, autonomamente.
E allora tu cominci ad «arredare» te stesso per poter accogliere un ospite ogni qualvolta se ne presenti l’occasione, mettendoti a sua completa disposizione. In tutto questo sforzo, con spostamenti tra un palco e l’altro, una città e un’altra, da una scena di fiction a una ripresa cinematografica, la mia alimentazione non è mai stata un grosso problema e anzi, era comunque in secondo piano. Spesso si mangiava fuori (recitando in teatro o facendo tv), quando capitava e come si poteva, calcolando, talvolta, i pasti sulla misura della quantità piuttosto che della qualità. Questo ha significato non prestare mai troppa cura alle calorie e, ammetto a posteriori, commettendo grandi disattenzioni.
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Per Call my agent Italia sono dimagrito 12 chili
Finché non si è concretizzata una nuova opportunità professionale – vincendo un provino per una la nuova serie tv Sky, Call my agent Italia, in onda dal 20 gennaio 2023 – che mi ha portato a mettere da parte tutta la sbadataggine alimentare a cui ero abituato. Una produzione in cui sarei stato uno dei protagonisti richiedeva che dimagrissi e ritrovassi il mio peso forma: così ho dovuto ripensare radicalmente alla mia alimentazione e affrontare una vera e propria dieta.
Per la mia remise en forme mi sono avvalso di un nutrizionista che mi seguisse e mi indicasse passo dopo passo il corretto apporto calorico a cui attenermi. Non è stato semplice rispettare un regime controllato, che prevedeva l’assenza quasi totale di zuccheri, completamente diverso da quello che avevo precedentemente. Però a lungo andare mi rendevo conto che mi faceva bene seguire le indicazioni nutrizionali e che, in fondo, ci prendevo gusto. L’obiettivo non era più solo di natura professionale: si era trasformato in un traguardo fisico che mi stava regalando grande gratificazione anche in termini psicologici e interpersonali. Alla fine, eliminando totalmente alcol e dolci per quattro mesi, sono stato in grado di perdere ben 12 chili, riacquisendo il mio peso forma grazie a un perfetto bilanciamento tra carboidrati e proteine che, tra l’altro, non mi hanno mai fatto provare la spiacevole sensazione di patire la fame.
Ora dormo e digerisco meglio
Come dire, la mia nuova silhouette, frutto di rigore, misura e rinunce controllate, mi ha portato molti vantaggi, e non solo professionali. La fase di mantenimento in cui mi trovo adesso mi concede maggiori libertà, ma ormai, diciamo che il mio metabolismo ragiona diversamente e il mio corpo si è abituato a mangiare meglio. Ho acquisito una prassi per cui so calcolare il giusto rapporto tra quantità, qualità e calorie quasi senza pensarci, questa per me è stata la conquista più grande. Grazie al bilanciamento nutrizionale, inoltre, digerisco e dormo meglio, avverto meno fastidio alle articolazioni e le analisi del sangue mostrano valori nella norma.
Ho abbracciato il cambiamento con metodo e ne ho tratto giovamento, quindi da ora in poi non posso far altro che rimanere saldo sul binario della sana alimentazione. Il peso forma non è una dimensione interessante solo esteticamente, ma lo è anche perché il proprio corpo funziona in modo più efficiente e il proprio spirito si trova a riflettere luci di benessere.