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Menopausa: una soluzione in più contro le vampate di calore

Arriva un nuovo farmaco non ormonale contro alcuni dei sintomi più comuni, come vampate e sudorazioni notturne

Le vampate di calore e le sudorazioni notturne sono un sintomo comune della menopausa. Questo avviene perché si rompe l’equilibrio tra gli estrogeni, ormoni prodotti dalle ovaie, e la neurochinina, una sostanza chimica cerebrale che regola il centro di controllo della temperatura del corpo, situato in una specifica area del cervello. Durante la menopausa, il livello di estrogeni diminuisce e questo equilibrio viene alterato, provocando i sintomi vasomotori.

Vampate colpiscono 8 donne in menopausa su 10

«Gli studi confermano che otto donne in menopausa su dieci accusano vampate di calore che interferiscono sulle attività quotidiane, sul lavoro e sulla qualità di vita della donna» spiega Rossella Nappi, professoressa ordinaria di Ostetricia e Ginecologia all’Università degli Studi di Pavia e Presidente della Società Internazionale della Menopausa (IMS).

Gruppo San Donato

«Sappiamo che la menopausa e i suoi sintomi possono avere ripercussioni importanti sulla salute di molti organi e apparati anche a distanza di anni. È necessario quindi proteggere la donna e la sua salute futura, e oggi è possibile farlo grazie ai progressi della ricerca che hanno reso disponibili farmaci non ormonali, efficaci e dotati di un buon profilo di sicurezza».

Il farmaco non ormonale per i sintomi della menopausa

Oggi è infatti disponibile fezolinetant, un nuovo farmaco che agisce proprio all’origine della causa che provoca i sintomi vasomotori, bloccando la neurochinina. Fezolinetant è un farmaco non ormonale, dotato di un buon profilo di sicurezza, che potrebbe aiutare molte donne a tenere sotto controllo le vampate di calore, superando i timori di possibili effetti collaterali.

Come agisce questo farmaco non ormonale?

«Fezolinetant agisce bloccando le neurochinine implicate nella termoregolazione del nostro organismo. Si tratta quindi di un meccanismo d’azione molto sofisticato, innovativo, preciso che agisce proprio all’origine della causa che provoca i sintomi vasomotori» conferma Tommaso Simoncini, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Pisa e Presidente della Società Internazionale di Endocrinologia Ginecologica (ISGE). «Questo è un vantaggio importante in quanto consente ai clinici di personalizzare la terapia in base alla tipologia e gravità dei sintomi».

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