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Malattia renale cronica: trapianti e nuovi farmaci

Tra i numerosi temi affrontati nel 62° Congresso della Società Italiana di Nefrologia c'è anche quello relativo alle nuove opzioni terapeutiche

Dalla ricerca scientifica arrivano grandi novità per i pazienti nefropatici: farmaci sviluppati inizialmente per la cura del diabete saranno presto usati anche nei malati di malattia renale cronica per migliorarne le condizioni mentre le ultime frontiere della terapia cellulare promettono di rendere i trapianti ancora più efficaci e duraturi. Sono due esempi delle novità discusse durante il 62° Congresso della Società Italiana di Nefrologia.

Malattia renale cronica: trapianti e nuovi farmaci

«Si tratta di un’opzione terapeutica molto importante che ci consente di aggiungere un nuovo prodotto ai pochi farmaci disponibili per rallentare la spesso inesorabile evoluzione della malattia renale cronica verso la fase terminale della dialisi e per migliorare la prognosi cardiovascolare di questi pazienti» spiega Sandro Mazzaferro, Professore Ordinario di Nefrologia presso Università Sapienza di Roma e Direttore della UOC di Nefrologia – Policlinico Umberto I di Roma.

Gruppo San Donato

Malati nefrologici: Covid-19 e vaccinazioni

Il congresso è stato anche l’occasione per fare il punto sul tema Covid-19 e vaccinazioni, sul perché si è reso necessario ripensare lo schema vaccinale per i pazienti nefropatici e dare il via alle terze dosi. «Gli effetti dell’epidemia da Sars-Cov-2 sui malati nefrologici sono stati particolarmente gravosi: come ha dimostrato un’indagine condotta dalla SIN, fra i dializzati si è registrata una mortalità dieci volte superiore a quella a oggi stimata nella popolazione generale durante la seconda fase della pandemia» afferma Mario Salomone, Segretario SIN. Per questo la SIN aveva chiesto a gran voce l’inserimento di questi pazienti fra le categorie che per prime dovevano accedere alla vaccinazione anti Covid-19 e ora ha accolto con estremo favore l’indicazione per una terza dose nei pazienti nefropatici.

Green nephrology: il legame tra reni e ambiente

Infine, particolare attenzione è stata riservata alla cosiddetta “green nephrology”. «La nefrologia ha un legame doppio con la questione ambientale che non possiamo più ignorare. Da una parte il cambiamento climatico ha un impatto negativo sulla salute dei reni, dall’altra le terapie nefrologiche – specialmente quelle dialitiche – sono particolarmente impattanti dal punto di vista ambientale. Siamo vittime e carnefici allo stesso tempo. È ora di cercare delle soluzioni» ha affermato Piergiorgio Messa, Presidente SIN, Direttore di Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale – Policlinico di Milano e Professore Ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano.

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