Trattenere uno starnuto può essere decisamente pericoloso. Alcuni medici di Leicester in Gran Bretagna hanno dovuto curare un uomo di 34 anni che ha seriamente danneggiato la sua gola e il suo naso, mentre cercava di non starnutire.
La velocità dello starnuto
Secondi alcuni calcoli lo starnuto emette fino a 40.000 goccioline, alcune delle quali raggiungono la velocità di 320 km all’ora, anche se generalmente la media è intorno ai 200 km orari. La maggior parte ha una dimensione inferiore ai 100 micron, ossia inferiore al diametro di un capello umano. Alcune sono così piccole da poter essere osservate solo con lenti d’ingrandimento.
Caso comunque raro
Senza una via di uscita la pressione ha lacerato il tessuto molle e anche se è un caso molto raro, gli esperti mettono in guardia chiunque altro dal farlo.
Altre conseguenze possono essere anche danni alle orecchie o addirittura può scatenare un aneurisma.
La vicenda è stata riportata dalla rivista scientifica British Medical Journal Case Reports.
La visita in ospedale
Il paziente ha raccontato che ha sentito come se la gola gli stesse scoppiando. Subito dopo ha avvertito un forte dolore, unito all’impossibilità di deglutire e parlare.
Quando i dottori lo hanno visitato, hanno proceduto a una radiografia, osservando che l’uomo si era provocato la rottura del tessuto molle della gola. È stato alimentato per giorni attraverso un turbo per permettere alla ferita di guarire.
I dottori sottolineano che inoltre starnutire è una forma di difesa del corpo che cerca così di espellere virus e batteri.
La cosa da fare è avere con sé sempre un fazzoletto di carta per poter starnutire e poi gettarlo immediatamente.
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