Testo di Giuliano Parpaglioni,
biologo nutrizionista,
blogger di L’EDUCAZIONE DEL PIATTO
Qualche giorno fa ha cominciato a girare nelle maggiori testate online una notizia eclatante: lo zucchero è tossico tanto quanto tabacco e alcol. A dirlo sono alcuni ricercatori della University of California di San Francisco (UCSF) sulle pagine di Nature, perciò la cosa ha attirato l’attenzione di molti giornalisti: una università prestigiosa, una delle riviste più importanti del mondo in ambito scientifico, non può essere una balla.
In breve la maggior parte degli articoli che si leggono fanno come ho fatto io: sparano il titolo emozionante, che colpisce, salvo poi relegare alle ultime righe dell’articolo la vera essenza del messaggio che si voleva mandare: come per tutte le cose è l’eccesso di zucchero a dare problemi, non lo zucchero in sé e per sé.
Robert Lustig è un medico pediatra impegnato da molto tempo nella lotta contro l’obesità infantile, già nel 2009 era intervenuto in una conferenza con un intervento dal titolo Sugar: The Bitter Truth, in cui metteva in risalto i pericoli dell’abuso di fruttosio, uno zucchero spesso usato in alternativa al saccarosio, il classico zucchero bianco, perché ritenuto più salutare. Questa volta, Lustig e colleghi, ampliano la visuale attaccando lo zucchero in toto denunciandone il continuo abuso e la pessima abitudine di farne il principale alimento dei bambini.
L’articolo che scrive su Nature non è una ricerca originale, piuttosto un suo commento, una denuncia di qualcosa che gli sta a cuore. Insomma, non è un articolo scientifico ma una opinione, ovviamente giustificata con la dovuta bibliografia, ma rimane pur sempre una opinione.
L’articolo si può dividere in tre parti: la prima, dove descrive i danni da eccesso di zuccheri; la seconda in cui si cerca una soluzione politica, come una tassazione statale per tutti quei prodotti che contengono zuccheri aggiunti (bibite, dolci, merendine…) e si raccomanda di non dare ai bambini merendine tutti i giorni; la terza dove ovviamente si consiglia una dieta sana, equilibrata, di praticare attività fisica regolarmente e di minimizzare il consumo di bevande e prodotti dolcificati. Su questo io sono totalmente d’accordo col dott. Lustig, le sue argomentazioni sono razionali e ragionevoli, il suo appello accorato deriva ovviamente dalla sua professione ma le sue conclusioni mi piacciono.
Su due cose però non sono d’accordo con lui: la prima è paragonare lo zucchero all’alcol e al tabacco. Alcol e tabacco hanno effetti devastanti sul nostro organismo e sono totalmente inutili ai fini della nostra salute, mentre se usato con un po’ di criterio il saccarosio è tutt’altro che dannoso; la seconda è una frase, riportata anche dal Corriere della Sera che linko all’inizio: l’alcol deriva dalla fermentazione degli zuccheri, è normale che gli zuccheri abbiano le stesse proprietà negative. Questa cosa è tutt’altro che vera.
Le molecole hanno proprietà diverse a seconda del tipo di molecola, non a seconda della loro origine. Se fosse vero l’intera produzione industriale di prodotti sintetici (dalle plastiche ai carburanti) non esisterebbe, oppure: la vitamina C in pastiglie deriva dall’amido di mais, secondo voi avrebbe senso produrre una molecola come la vitamina C, antiossidante importantissimo per il nostro organismo, se avesse le stesse proprietà dell’amido (che è semplicemente uno zucchero)?
In finale, ottimo l’annuncio del dott. Lustig, fa pensare e fa prendere coscienza dei problemi dell’obesità infantile che avanza sempre più nella nostra società, ma attenzione a non demonizzare l’alimento (in questo caso il saccarosio) piuttosto che prendersela con il vero colpevole: l’abuso dell’alimento stesso.
Giuliano Parpaglioni
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