Sono diversi i cambiamenti attesi dalla legge sulle liste di attesa. Uno dei principali è sicuramente la norma chiamata Salta-Fila, che nelle intenzioni consentirà di avere visite ed esami clinici entro le scadenze previste dalla legge.
Se quando il cittadino prenota una prestazione e non c’è disponibilità entro i tempi massimi, l’Asl dovrà assicurare la prestazione nei tempi previsti in una struttura privata accreditata oppure nello stesso ospedale ricorrendo alla libera professione dei medici. Il paziente dovrà pagare esclusivamente il ticket ma non gli altri costi aggiuntivi, che saranno a carico del servizio sanitario nazionale.
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Quali sono i tempi massimi di attesa?
In base alla legge ci sono diverse classi per capire entro quanto tempo abbiamo diritto a una visita:
- Classe U (Urgente), prestazioni da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
- Classe B (Breve), prestazioni da eseguire entro 10 giorni;
- Classe D (Differibile), prestazioni da eseguire entro 30 giorni per le visite / entro 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
- Classe P (Programmata), prestazioni da eseguire entro 120 giorni.
I tempi per il ricovero
Per le prestazioni di ricovero le classi di priorità sono:
- Classe A: ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente o, comunque, da recare grave pregiudizio alla prognosi;
- Classe B: ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità, ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente, né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi;
- Classe C: ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità e non manifestano tendenza ad aggravarsi, né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi;
- Classe D: ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità. Questi casi devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi.
Nuova legge sulle liste di attesa: visite ed esami anche di sera o nel weekend
Per riuscire a recuperare i tempi, la nuova legge estende la possibilità di svolgere visite ed esami anche durante le giornate di sabato e di domenica. Inoltre si punta anche ad allungare gli orari fino alla sera.
Chi non disdice la visita paga
Contro la brutta abitudine di prenotare una visita e non disdirla, la nuova norma prevede che chi non si presenta all’appuntamento dovrà comunque pagare il ticket. Questa regola non si applica nel caso si riesca a dimostrare che non si è andati alla visita per cause di forza maggiore. Dal Cup i cittadini riceveranno una chiamata due giorni lavorativi prima della visita o dell’esame prenotato per confermare o cancellare l’appuntamento.
Con la nuova legge sulle liste di attesa arriva il controllo nazionale delle liste di attesa
Sarà l’Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari, a gestire la piattaforma delle liste di attesa nazionale, sia per il sistema pubblico che per i privati. In sostanza sul sito si avrà un quadro puntuale e reale dei tempi di attesa per prestazione, regione per regione.
I Cup diventano regionali
Ogni regione dovrà avere un Centro Unico di Prenotazione che includa tutti i posti disponibili per ogni singola prestazione sia pubblica, sia privata.
Meno tasse per gli straordinari
Per incentivare il personale sanitario a fare straordinari, la nuova norma prevede che i compensi per le prestazioni aggiuntive siano tassati con un’imposta sostitutiva del 15%, al posto delle tradizionali aliquote marginali dell’Irpef, che possono arrivare fino al 43 per cento.
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