L’infertilità maschile migliora a tavola. «Cereali, frutta, verdura, pesce, amminoacidi e antiossidanti migliorano la qualità del liquido seminale maschile. Mentre il consumo di dolci e i chili di troppo alterano il potenziale riproduttivo degli uomini». A svelarlo è l’andrologo Andrea Lenzi, ordinario di Endocrinologia alla Sapienza di Roma, che ha anticipato i dati della scoperta del laboratorio di semiologia del dipartimento di fisiopatologia medica ed endocrinologia dell’Universita’ di Roma Sapienza, al convegno di presentazione del dodicesimo volume della collana I Quaderni del Ministero della Salute dal titolo Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie andrologiche all’Auditorium del ministero della Salute.
«Per gli uomini la dieta», spiega Lenzi, «in particolare l’apporto e il tipo di grassi diversi ingeriti, è associata alla qualità e alla fertilità degli spermatozoi. Dalle nostre analisi si evince come il consumo di frutta incida favorevolmente sulla concentrazione degli spermatozoi, mentre al contrario l’Indice di massa corporea, il BMI, e il consumo di dolci sembrano influenzare negativamente sia la concentrazione sia la motilità spermatica. Gli uomini con problemi di fertilità consumano anche più frequentemente cibi che agiscono da vettori di sostanze deleterie per il sistema riproduttivo come gli xeno estrogeni».
Fonte Agi
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