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Le Donatella: «Siamo inseparabili: questa è la nostra forza»

«Per alcuni forse può sembrare esagerato, ma il rapporto da sorelle gemelle ci ha aiutato a superare i momenti difficili»

«Siamo nate il primo dicembre del 1993 e in quel momento abbiamo iniziato a essere una cosa sola, un
«noi» inseparabile e non una semplice somma di due «tu». Molto simili esteticamente, incarniamo alla
perfezione il prototipo dei fratelli gemelli. A partire dallo scambio di persona in vista delle interrogazioni
fino ad arrivare alla manifestazione in simultanea di malesseri fisici di ogni tipo». Le Donatella cominciano così il loro racconto a Ok Salute e Benessere.

Le Donatella: «Siamo biologicamente legate»

Sin da bambine, quando una aveva il mal di pancia, l’altra sapeva che nel giro di poche ore
sarebbe andata anche lei dalla mamma a lamentarsi di quel fastidio. Questa sincronia dura ancora adesso. Si
è, però, in un certo senso evoluta. Soffriamo tutte e due di una leggera intolleranza ai latticini e a tutti i
prodotti derivati. Quando, per disattenzione o per gola, addentiamo una mozzarella o un formaggio
l’effetto è paragonabile a quello provocato da una gastrite. Per fortuna, però, il fatto di essere sempre in
coppia ci aiuta anche in queste situazioni e così una aiuta l’altra a tenersi alla larga dai latticini. Ci siamo
sempre aiutate e lo faremo per tutta la vita. Per alcuni il nostro può sembrare un rapporto morboso ma per
noi è naturale: non potrebbe essere altrimenti.

Gruppo San Donato

Le Donatella: «Siamo sorelle, amiche, complici, confidenti»

Una può contare sull’altra in maniera incondizionata, sia nei momenti più felici sia in quelli più difficili. Ed è stato
proprio nelle situazioni più dure che abbiamo capito quanto fosse prezioso quel legame donatoci dalla
nascita. Io sono sempre stata più sensibile di Silvia, apparentemente più fragile. Questo lato del mio
carattere ha permesso ad alcune persone, non umanamente notevoli, di prendersi gioco di me, facendomi
soffrire. Io sono una buona, do sempre tutto senza risparmiarmi, specie nelle relazioni con gli uomini. Mi
ricordo, infatti, che quando eravamo ragazzine io ero quella che ci rimaneva peggio dopo una storia.
Silvia era quella che mi asciugava le lacrime. Fortunatamente, con il tempo ho imparato sia a selezionare
meglio le persone che mi stanno vicino, sia a essere più forte e a non lasciarmi condizionare dal
comportamento degli altri.

Le Donatella: «Siamo complementari»

Quello che dice Giulia è vero. Ho sempre incarnato il ruolo di roccia, e l’ho sempre difesa a spada tratta
come se fosse la cosa più importante della mia vita. In realtà, lei ha anche un lato forte. Io, a differenza
sua, ho però sempre mostrato una maschera più dura. Uno schermo che mi permetteva di filtrare quanto
accadeva e fronteggiare le situazioni con più decisione. Ciò che mi è capitato poi nel corso della vita ha,
però, testimoniato il fatto che la vera roccia è mia sorella e senza di lei probabilmente non sarei riuscita a
superare i momenti bui.

Mia figlia ha una zia fantastica

L’unicità del nostro rapporto trova spazio non solo nelle difficoltà, ma anche nelle gioie. Io (Silvia Provvedi, ndr) sono diventata mamma da poco e Giulia impazzisce letteralmente per la mia, nostra, Nicole. Lei sarà una zia fantastica e la mia figlia una bambina fortunata perché potrà contare anche sul suo amore e appoggio. Non sappiamo se questo filo che ci unisce, fatto di bene e di rispetto, sia una tipica caratteristica dei fratelli gemelli. Però, quello di cui siamo veramente certe è che nascere lo stesso giorno è stato il regalo più grande che si potesse desiderare.

Silvia e Giulia Provvedi

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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