«C’è una larva nel mio snack!». Macchè grida di disgusto, allarmandosi che la merendina sia scaduta o avariata. Tutto nella norma: le larve non sono finite per caso nella barretta energetica, ma ne sono l’ingrediente principe. Per chi non ha il coraggio di dare una bella forchettata a un piatto di vermi e cicale, è stata ora ideata la larva-snack. L’idea è di due giovani ricercatori della Società Svizzera di Scienza e Tecnologia degli Alimenti, Stefan Klettenhammer e Meinrad Koch, ed è stata addirittura premiata dall’Accademia svizzera delle scienze tecniche.
Se gli insetti sono considerati il cibo del futuro, che potrebbe compensare l’esaurimento alimentare in vista di una preannunciata esplosione demografica, per molti il loro consumo rappresenta ancora un tabù. Lo snack ideato dai ricercatori non ha nulla da invidiare alle barrette energetiche che piacciono molto agli sportivi, nemmeno nel gusto, molto simile a quello del tradizionale müsli. «Contiene il 23% di proteine, di cui la metà proviene da vermi della farina», ha spiegato Klettenhammer all’ANSA. «Gli insetti possono avere un sapore eccellente. Tutto dipende dalla preparazione e questo vale per molti cibi». La sua produzione è a basso costo, e potrebbe essere impiegata anche come mangime per animali.
«Nel 2050 sul nostro pianeta ci saranno circa 9 miliardi di abitanti. Per nutrirli la produzione agricola dovrà quasi raddoppiare, con pesanti effetti per l’ambiente. Salirà il prezzo di carne e verdure», prosegue. «L’allevamento di insetti è low-tech e facilmente realizzabile anche nei paesi poveri del mondo». La barretta non è solo spezza-fame ma potrebbe essere impiegata anche come mangime per animali.
