La percezione del ruolo di Dio nella malattia e nella guarigione ha un’influenza primaria nell’assistenza sanitaria e nei comportamenti dei musulmani americani. Uno studio, il primo del genere, è stato condotto da un gruppo di medici coinvolti nel gruppo Initiative on Islam and Medicine dell’Università di Chicago, e ha evidenziato che la sensibilizzazione del personale sanitario sulle preoccupazioni e i valori delle diverse comunità islamiche americane può migliorare la qualità dell’assistenza in questa fetta di popolazione in rapida ascesa negli Usa.
Sono stati finora pochissimi gli studi che hanno esaminato nel dettaglio come le credenze religiose e gli atteggiamenti culturali nelle varie comunità americane potessero svolgere un ruolo attivo nella qualità del trattamento sanitario dei pazienti. «L’idea è stata quella di discutere di valori e di cura della salute nei pazienti musulmani americani e di connettere tali questioni alle numerose sfide ancora da affrontare e risolvere all’interno del nostro sistema sanitario», ha detto Aasim Padela, docente di medicina e direttore dell’Iniziativa sull’Islam e medicina presso l’Università di Chicago.
«Questi risultati potranno esserci molto utili». I ricercatori hanno intervistato numerosi gruppi etnici di fede islamica per misurare quanto la loro fede influenzasse i loro comportamenti, per poter così comprendere gli ostacoli da affrontare all’interno dell’ambiente sanitario. «Abbiamo esaminato i musulmani d’America come un conglomerato complesso – ha spiegato Padela – con l’obiettivo di capire i vari punti in comune più significativi ai fini della gestione delle esigenze sanitarie. Abbiamo scoperto che gran parte di essi assegnano a Dio la responsabilità per la salute, per la malattia e la guarigione.Malattie che vanno dall’influenza fino al cancro sono attribuite da molti musulmani-americani direttamente a Dio».
Molti pazienti sono arrivati a descrivere alcune malattie addirittura come «malattie del destino». «La maggior parte dei partecipanti – hanno sottolineato gli autori nel rapporto Meeting the Healthcare Needs of American Muslims, pubblicato dall’Institute for Social Policy & Understanding – hanno percepito la propria malattia attraverso una lente religiosa, come fossero dei predestinati, quasi come una prova per espiare i propri peccati, quindi come una sorta di opportunità per una ricompensa spirituale». Il rapporto suggerisce ai medici l’opportunità di tenere in considerazione, nei confronti di alcune comunità, una visione olistica della trattamento sanitario.
Fonte Agi