Gli esperti hanno già avvertito che l’ondata di influenza stagionale sarà la più aggressiva degli ultimi cinque anni. Del resto basta vedere cosa è successo in Australia, con milioni di persone costrette a letto, come non succedeva da tempo. Come sappiamo quando da noi è estate in Australia è inverno ed è il primo Paese di riferimento per capire come sarà il malanno di stagione per eccellenza.
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Influenza stagionale: il picco dovrebbe essere a Natale
Il picco è previsto come sempre nel mese di dicembre. Sono però già apparsi i primi casi – molto pochi fino a questo momento – in Italia, prima di quanto ci si aspettasse. Per due anni a cause delle limitazioni legate a Covid l’influenza è circolata poco. Questo autunno e questo inverno la situazione è nettamente differente. Molto probabilmente quindi dovremo fare i conti con Covid, ma anche con l’influenza stagionale.
Quali sono i fattori di rischio?
I fattori di rischio ci sono tutti, a partire dallo sbalzo di temperature che limita il funzionamento delle nostre difese immunitarie. Poi con il freddo viviamo di più nei luoghi chiusi. Abbiamo ormai imparato che sono condizioni in cui il contagio di un virus avviene molto più facilmente.
Influenza stagionale: come sarà quest’anno?
L’influenza di quest’anno appartiene al virus di tipo A, ceppo H3N2, meglio noto come influenza australiana. I sintomi sono gli stessi di sempre. L’influenza in genere guarisce spontaneamente nell’arco di una settimana scarsa. Il problema sono le complicanze che uccidono in Italia circa 8.000 persone ogni anno. Le persone a rischio sono gli anziani, i bambini e chi convive con patologie croniche.
L’importanza del vaccino antinfluenzale
“Il modo migliore per prevenire l’influenza è aderire al più presto alla campagna di vaccinazione, secondo i criteri adottati dalle regioni e dal ministero. Come per Covid, è bene evitare gli assembramenti, indossare le mascherine nei luoghi affollati, stare distanti da persone con influenza, igienizzarsi spesso le mani”. Sono i consigli del professor Prof. Pregliasco, immunologo dell’Università di Milano.
A chi è consigliata la vaccinazione?
La vaccinazione è raccomandata:
- alle persone che abbiano dai 65 anni in su,
- alle donne in gravidanza,
- a chi abbia malattie croniche,
- agli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo, come gli operatori sanitari, ma anche alle forze dell’ordine.
È consigliata anche ai donatori di sangue, ai bambini sani nella fascia di età tre i 6 mesi e i 6 anni e anche ai sessantenni vista vista la contemporanea presenza di Covid.
Vaccinarsi contro l’influenza all’inizio dell’autunno aiuta a evitare soprattutto nelle persone fragili complicazioni anche gravi dovute all’influenza o a una sovrapposizione con Covid.
FONTE: Osservatorio Influenza