Nonostante ci sia la parola «bambino» nel termine che li definisce, i «baby boomers» di oggi sono tutt’altro che giovani. Nati tra il 1946 e il 1964, viaggiano tra i 50 e i 70 anni e, secondo un recente studio pubblicato da Injury Prevention, stanno diventando piuttosto pericolosi al volante. Questo perché oggi molti baby boomers soffrono di problemi di salute cronici e quando sono alla guida rischiano – più di altri – di causare incidenti stradali.
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Lo studio
Un team di ricercatori francesi ha esaminato i dati relativi a 12.460 conducenti, per capire chi di loro avesse avuto incidenti, quali fossero i problemi di salute più comune e se qualcuno avesse smesso di guidare per motivi medici. I partecipanti allo studio, seguiti dal 2007 al 2014, avevano tutti un’età compresa tra i 55 e i 70 anni. Alla base della ricerca, un dato: gli esperti sanno che le capacità di stare al volante vengono influenzate dal processo di invecchiamento e certe condizioni croniche possono rendere difficoltosa la guida. Soprattutto in circostanze difficili, ad esempio nel traffico, con il buio della notte o una pioggia intensa.
I disturbi più diffusi
Nel periodo analizzato, la percentuale di autisti che ha segnalato almeno un incidente nell’anno precedente è cresciuta dal 2,8% al 3,2%. I problemi di salute più comuni rilevati sono stati il dolore alla schiena e al collo, che affliggevano circa un terzo dei partecipanti. Seguiti da disturbi articolari e muscolari (per il 31% delle persone), pressione alta (20%), disturbi dell’udito (19%) e del sonno (11%).
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I problemi di salute mentale e all’udito
aumentano il rischio di incidenti stradali
Molte di queste condizioni possono influenzare la guida, rendendola meno sicura. I problemi all’udito, ad esempio, sono molto frequenti, ma non sono percepiti da chi li ha come rischiosi. Lo studio ha infatti riscontrato che le persone con disturbi uditivi hanno avuto il 19% di probabilità in più di subire un incidente rispetto a chi non aveva questo deficit. L’aumento del rischio di incidente associato a disturbi articolari e muscolari è stato invece del 17%, mentre il rischio associato a depressione, ansia o stress è stato del 23%.
Ma i Baby Boomers sono longevi
«Sono risultati importanti perché il numero di guidatori anziani sulle strade è aumentato e si prevede che continuerà a crescere – spiegano gli autori dello studio – Questo perché i baby boomer invecchiano e vivono più a lungo di quanto non facessero le persone una generazione fa».
Fonte: studio pubblicato su Injury Prevention
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