Incontro, socialità e condivisione. Sono questi gli obiettivi del primo Parkinson Cafè d’Italia, inaugurato il 20 febbraio ad Arzignano, in provincia di Vicenza. Nato dalla volontà della Fondazione Silvana e Bruno, realtà no profit del vicentino, il Parkinson Cafè si offre come un luogo di incontro e aggregazione per i malati, le famiglie e tutti coloro che vorranno contribuire e usufruire delle sue iniziative, per dare un aiuto concreto agli affetti da questa patologia, circa 200 nel bacino dell’Ulss 5 (l’Azienda di Unità Locale Socio Sanitaria dell’Ovest Vicentino).
L’idea del Parkinson Cafè, che ha sede presso i locali della Fondazione Silvana e Bruno ad Arzignano, ha preso ispirazione dall’Inghilterra, dove questi bar sono una realtà attiva e ben funzionante da ormai qualche anno. Nel cafè i malati di Parkison saranno sostenuti e aiutati dai volontari – per ora quattro – e avranno la possibilità di confrontarsi positivamente con altre persone che vivono la loro stessa situazione. In questo modo non solo potranno reagire alla malattia, ma anche ritrovare il piacere di socializzare e uscire. Per rendere ancora a più agio le persone affette dal morbo di Parkison, nello spazio del Cafè tutte le iniziative e le attività rispetteranno i tempi e le abilità dei malati in un percorso positivo e costruttivo.
Il Parkinson Cafè sarà inizialmente aperto tutti i martedì e i venerdì dalle 9 alle 12, mentre da marzo partiranno nuove attività motorie e ricreative. Grazie al bagaglio di esperienze in ambito sociale o in comunità dei volontari, il progetto della Fondazione si offre come un importante struttura per i malati di Parkinson, spesso soggetti a rischio di isolamento da parte della società.
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