Realizzare un prototipo di polmone artificiale che ha un’efficienza pari a quella dell’organo naturale utilizzando aria e non ossigeno puro come i dispositivi costruiti finora. Sebbene l’uso nell’uomo appaia ancora lontano, si tratta di un passo molto importante verso la creazione di un polmone artificiale facilmente trasportabile e impiantabile.
A quanto si legge sulla rivista Lab on chip, i ricercatori della Case Western Reserve University hanno fabbricato il dispositivo seguendo il design del polmone naturale, anche se in scala ridotta rispetto alle dimensioni effettive dell’organo. Il polmone artificiale è stato riempito con una versione traspirante di vasi sanguigni in gomma di silicone che si diramano fino a raggiungere un diametro inferiore a un quarto del diametro del capello umano.
«Sulla base delle prestazioni che abbiamo registrato, il dispositivo potrebbe raggiungere un volume paragonabile a quella di un polmone umano reale, e potrebbe essere guidato dal cuore e non da una pompa meccanica», ha spiegato Joe Potkay, autore dell’articolo. Gli attuali polmoni artificiale sono ingombranti e necessitano di pesanti serbatoi di ossigeno, cosa che limita molto la loro portabilità.
Inoltre, a causa dell’inefficenza nello scambio di ossigeno, possono essere utilizzati solo su pazienti a riposo, con una durata dell’apparecchiatura che arriva solo a qualche giorno. I test condotti dai ricercatori con sangue di suino hanno invece attestato l’efficienza del nuovo dispositivo, che ha mostrato uno scambio di ossigeno da tre a cinque volte superiore a quello dei dispositivi attualmente applicati. Questo aspetto ha permesso ai ricercatori di usare anche aria invece di ossigeno puro come gas di ventilazione. Gli scienziati sperano di cominciare la sperimentazione clinica sull’uomo nel giro di dieci anni.
«I pazienti potrebbero sfruttare i nostri dispositivi a scopo terapeutico, o come un ponte in attesa di un trapianto di polmone: un’attesa che dura, in media, più di un anno», ha concluso Potkay.