Torna il ciclamino contro l’Alzheimer. In questo periodo di corsa ai regali, un pensiero carino e utile è questa piantina che porta colore in casa e soprattutto può contribuire alla Ricerca contro la malattia di Alzheimer.
Dal 2 al 15 dicembre in tutti i supermercati e ipermercati Coop in Italia, sarà possibile acquistare un ciclamino. Per ogni piantina sarà devoluto un euro per sostenere Airalzh, l’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, l’unica Associazione che promuove e sostiene la Ricerca medico-scientifica sulla malattia di Alzheimer e altre forme
di demenza a livello nazionale.
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Un ciclamino contro Alzheimer: i numeri dei pazienti sono sempre in crescita
La campagna si chiama “Non ti scordar di te”. Dal 2016 Coop promuove diverse iniziative sul territorio con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore di Airalzh e della Ricerca scientifica.
La malattia di Alzheimer solo in Italia colpisce più di 600.000 persone. A causa dell’invecchiamento della popolazione, si stima che entro il 2050 possano essere colpiti più di 130 milioni di individui in tutto il mondo, un milione nel nostro Paese.
Ciclamino contro Alzheimer: il punto sulla ricerca
Negli ultimi anni si stanno registrando passi in avanti per quanto riguarda la ricerca contro questa malattia cronica e degenerativa. Al momento però non esiste ancora una cura per sconfiggere l’Alzheimer. I farmaci disponibili mirano soprattutto a rallentare il declino cognitivo dei pazienti e a ridurne alcuni disturbi comportamentali. Acquistando anche una sola piantina di ciclamino, quindi, si può dare il proprio contributo ad Airalzh, ma anche speranza ad oltre 3 milioni di persone tra pazienti, famigliari e caregiver.
A cosa stare attenti?
Sono diversi i campanelli d’allarme che devono far pensare a una visita da uno specialista:
- problemi con la memoria, soprattutto a breve termine. Naturalmente capita a tutti, specie quando si invecchia. Avere solo questo sintomo non è sufficiente,
- disturbi del linguaggio, come difficoltà a ricordare i nomi di oggetti comuni o interrompersi mentre si parla, senza sapere come proseguire,
- disorientamento spazio-temporale, quando facciamo fatica a capire che giorno sia, o a percorrere la strada che facciamo sempre,
- sbalzi d’umore,
- confusione e irritabilità,
- perdita di interesse verso le cose che un tempo ci piacevano.