Gli antiacidi si utilizzano in caso di possibili ulcere allo stomaco o per, ovviamente, ridurre l’acidità stessa. Spesso, poi, sono utilizzati per controllare i danni causati da altri farmaci, come i FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei.
Alla fine, tuttavia, il problema si sposta e può diventare assai più grave: ecco il monito lanciato dagli scienziati del Farncombe Family Digestive Health Research Institute presso la McMaster University (Usa). Sono quindi i cosiddetti farmaci antiacidi – noti come inibitori della pompa protonica – che seppur riducendo l’acidità nello stomaco possono per contro aggravare i danni all’intestino tenue.
Se da un lato i FANS causano danni allo stomaco, e allora si prendono gli antiacidi per ovviare, il problema si sposterebbe all’intestino dove, questi farmaci, possono interagire con le ulcere. Queste ultime possono purtroppo «essere più pericolose e difficili da trattare», sottolinea John Wallace, direttore dell’Istituto Farncombe e professore di medicina della Scuola di medicina Michael G. Degroote, presso la McMaster.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Gastroenterology, suggeriscono quindi come l’assunzione di antiacidi possa causare seri problemi all’intestino, nonostante protegga lo stomaco. Se si conta che questi farmaci, così come gli antinfiammatori non steroidei, sono molto diffusi e utilizzati, va da sé che bisognerà porre molta attenzione a chi li utilizza e a quanti se ne utilizzano. In caso di dubbio, è sempre bene rivolgersi al proprio medico curante perché è meglio evitare spiacevoli sorprese in seguito.