Animali domestici e farmaci umani. Finalmente si può curare i propri animali domestici anche con i farmaci che si usano per trattare le persone. Dopo anni di battaglie e richieste è arrivato il decreto firmato dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Il provvedimento riguarda oltre 4 famiglie italiane su 10. Il risparmio previsto sarà notevole: fino al 90% delle spese sostenute per curare alcune malattie che colpiscono gli animali da compagnia.
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Animali domestici e farmaci umani: il principio attivo dev’essere lo stesso
La conditio sine qua non è che il farmaco contenga lo stesso principio attivo del medicinale previsto per l’uso veterinario. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, ha affermato che si tratta di un «provvedimento di equità atteso da anni da milioni di persone in Italia». «Questa decisione – ha continuato Speranza – potrà consentire di garantire con più facilità le cure agli animali da compagnia e un risparmio importante per tante famiglie italiane e per le strutture che si occupano di cani e gatti».
La lunga battaglia di famiglie e associazioni
Sono ormai 15 lunghi anni che proprietari di animali, associazioni che li sostengono, ma anche autorità politiche nazionali e locali di qualsiasi orientamento politico chiedevano con insistenza e a più riprese un provvedimento di questo genere. I prezzi per i farmaci per gli animali domestici infatti costano enormemente di più rispetto a quelli prescritti per le persone. Secondo alcuni i costi così elevati che le famiglie italiane dovevano sostenere, erano una delle ragioni che portavano alla triste abitudine dell’abbandono degli animali.
Animali domestici e farmaci umani: si risparmieranno centinaia di euro a famiglia
Per fare qualche esempio per un mal di stomaco che colpisce il nostro cane o il nostro gatto si potranno risparmiare 20 euro a confezione. Nel caso di patologie più serie come quelle cardiovascolari il risparmio per un cane di media taglia supera i 300 euro all’anno. Diventa addirittura superiore ai 500 euro ogni dodici mesi il risparmio per un cane con una malattia cronica ai reni.
Il progetto One Health
Il ministro della Salute ha parlato poi del progetto One Health, estremamente importante soprattutto quando si parla di resistenza agli antibiotici. «Prendersi cura sempre meglio della salute degli animali da compagnia, non è solo un gesto d’affetto e di riconoscenza. Significa garantire una importante funzione relazionale e sociale che gli animali svolgono verso gli umani. Inoltre in questo modo si riesce a tutelare la salute seguendo l’ottica One Health, un approccio che tiene insieme il nostro benessere, quello degli animali e quello dell’ambiente».