Cosa può fare un fisioterapista per i pazienti Covid? La risposta è molto. Anche quest’anno la Giornata Mondiale dedicata a questi professionisti della salute si concentra sul loro ruolo durante la pandemia. Quest’anno il focus è su long Covid. Si tratta in pratica degli strascichi che l’infezione lascia in diversi pazienti, soprattutto quelli che hanno avuto sintomi più severi. Basta pensare che già in diversi ospedali nei reparti dedicati a questa malattia ci sono programmi ad hoc di fisioterapia per fare tornare a una vita quanto possibile normale le persone che hanno vissuto i sintomi più importanti.
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Giornata Mondiale della Fisioterapia: quali sono le iniziative? Come scegliere un professionista serio?
Proprio per confermare quello che abbiamo appena detto, lo slogan scelto per l’edizione di quest’anno è “la Fisioterapia rimette in moto la vita”. Per conoscere tutte le iniziative dell’AIFI, l’associazione dei fisioterapisti italiani, per la Giornata Mondiale basta cliccare qui.
È fondamentale rivolgersi a un professionista esperto. Qui puoi trovare il modo per selezionare i migliori. Presto verrà istituito l’Ordine proprio dei Fisioterapisti, così come previsto dalla legge 3/2018 che stabilisce come “nel caso in cui il numero degli iscritti a un albo sia superiore a cinquantamila unità, il rappresentante legale dell’albo può richiedere al Ministero della salute l’istituzione di un nuovo Ordine”. Una richiesta in tal senso è stata depositata il 9 dicembre del 2020.
La fisioterapia respiratoria
Covid è una malattia multisistemica, che colpisce cioè vari organi del nostro corpo. Senza dubbio tra i più colpiti ci sono i polmoni. In questi casi il ruolo del fisioterapista può essere centrale. Chi abbia avuto difficoltà importanti nella respirazione o chi addirittura sia stato intubato, deve rivolgersi a un professionista per recuperare l’elasticità polmonare e per assicurare volumi e flussi respiratori ottimali.
Fisioterapia e movimento
Com’è noto però quando pensiamo al fisioterapista, la mente va subito a sessioni di ginnastica passiva e attiva. “Per noi ortopedici è fondamentale avere l’intervento di un buon fisioterapista sia in preparazione di intervento chirurgico, sia post. Si parla la stessa lingua e ha una sensibilità particolare sapendo fino dove potrebbe spingersi. Infatti, in genere, nasce un rapporto e un dialogo finalizzato a ottimizzare la ripresa del paziente. In ottica generale, quando un paziente subisce un trauma è fondamentale, oltre alla diagnosi ortopedica, anche quella del fisioterapista. Io nei miei studi ho fisioterapisti di riferimento con i quali dialogo”. Corrado Bait è ortopedico e traumatologo.
Giornata Mondiale della Fisioterapia: il ruolo preventivo
Non occorre avere problemi però per rivolgerci a un fisioterapista. Il ruolo preventivo è ormai confermato da decine di studi scientifici importanti. Si tratta di evitare che abitudini di postura possono sfociare in problemi più seri. La vita di tutti i giorni è molto sfidante per la nostra colonna. Molti di noi passano ore curvi su un computer o su uno smartphone. In pochi dedichiamo la giusta attenzione all’attività fisica. La visita e poi l’assistenza di un fisioterapista si possono rivelare determinanti non solo nello stare meglio, ma va visto anche come un investimento per il futuro. Si stima che per ogni euro speso in prevenzione, se ne risparmiano 3 in cure e trattamenti.