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Giornata mondiale del diabete: l’innovazione stenta a decollare

Sistemi di monitoraggio continui della glicemia connessi ai microinfusori, penne intelligenti per l'insulina e farmaci che riducono la glicemia proteggendo il cuore. Le cure per il diabete hanno fatto passi da gigante, ma le differenze regionali rimangono troppo alte

A cento anni dalla scoperta dell’insulina ci sono ancora milioni di persone in tutto il mondo che non hanno accesso alle terapie per il diabete. Da un punto di vista italiano, il problema è più che altro l’accesso all’innovazione tecnologica, decisamente diversa a seconda della Regione di residenza. Per questo motivo il tema della Giornata mondiale del diabete 2021, che come ogni anno si celebra il 14 di novembre, è L’accesso alle cure per il diabete: se non ora quando?.

Tecnologia e farmaci innovativi

«Per accesso alle cure non intendiamo solo la visita dal dialettologo» spiega Agostino Consoli, presidente della Società italiana di diabetologia. «Ma anche la possibilità di usufruire della tecnologia più avanzata, soprattutto per chi deve assumere insulina, e la rimborsabilità di farmaci ormai sul mercato da dieci anni. Chiediamo un’allocazione più razionale delle risorse, dato che nel nostro Paese le persone si curano più o meno bene a seconda del luogo in cui vivono». 

Gruppo San Donato

L’innovazione nella cura del diabete di tipo 1

Quali sono le novità che stentano a decollare in tutta Italia? Come spiega Riccardo Candido, vice presidente dell’Associazione medici diabetologi «la tecnologia in ambito diabetologico ha fatto passi da gigante. Specialmente nella gestione del diabete di tipo 1, dove abbiamo a disposizione sistemi di monitoraggi continuo della glicemia che vengono applicato e mantenuti per 10-15 giorni e che comunicano in maniera continua il valore glicemico migliorando la gestione della malattia e la stile di vita dei pazienti. Questi sistemi possono essere collegati ai microinfusori, creando una sorta di pancreas artificiale ibrido».

«Inoltre, a breve saranno disponibili anche penne intelligenti per la somministrazione di insulina che mantengono in memoria le unità somministrate ed il tempo della somministrazione» continua l’esperto. «Queste innovazioni hanno un costo maggiore rispetto alle terapie standard, ma prevengono lo sviluppo di complicanze e quindi riducono le spese per il ricovero e i costi indiretti. Perché pazienti con un cattivo controllo della malattia si assentano spesso dal lavoro. Mettendo tutti insieme, quindi, sul lungo termine diventano terapie sostenibili». 

L’innovazione nella cura del diabete di tipo 2

Per quanto riguarda invece i medicinali, «per innovazione», sottolinea Angelo Avogaro, presidente eletto della Sid, «si intendono i farmaci per la gestione del diabete di tipo 2 che non solo riducono i livelli di glicemia, ma hanno anche la capacità di abbassare il rischio cardiovascolare e renale dei pazienti». Tuttavia, continua l’esperto, «solo il 50% dei pazienti diabetici accede ai servizi di diabetologia dove questi farmaci possono essere prescritti. Perciò, il Sistema sanitario nazionale dovrebbe permettere la prescrizione di questi medicinali a tutte le figure mediche che vedono i pazienti diabetici. Non solo specialisti».

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