«Anche Hollywood lotta contro il cancro». Queste le parole di Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell’Istituto tumori di Aviano, commentando la notizia, a cui la stampa americana dà rilievo, che negli Stati Uniti si è registrato un significativo calo della pubblicità al fumo nei film per i giovani. In seguito alle proteste delle società di medici nei confronti della Paramount Pictures, accusata di fare pubblicità indebita al fumo nei film per ragazzi, la compagnia taglia le pellicole che potrebbero indurre al vizio delle sigarette.
«Esiste una forte evidenza scientifica che l’esposizione al fumo nei film possa indurre i ragazzi a fumare» prosegue Tirelli, e proprio per questo «sarebbe opportuno che anche in Italia – specifica – la Rai, televisione pubblica, Mediaset e tutte le altre televisioni non producessero sceneggiati spesso indirizzati ai giovani, in particolare quelli realizzati con soldi pubblici, dove viene fatta espressa pubblicità al fumo. E così pure non scegliessero film dove il fumo è chiaramente sponsorizzato».
Il tutto, conclude, «parallelamente al grande risultato ottenuto con la proibizione del fumo nei luoghi pubblici e durante gli eventi sportivi, che ha già portato indubbi vantaggi sulla salute, potrebbe migliorare i già buoni risultati» riscontrabili dal fatto che in Italia dal 1998 le morti attribuibili al fumo sono diminuite di circa il 15%, con un calo di 12.215 morti all’anno.
Fonte Adnkronos
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