Le nuove linee guida sulla fecondazione assistita sono state pubblicate dal Ministero della Salute sulla Gazzetta Ufficiale e quindi sono in vigore. Le linee guida vengono aggiornate almeno ogni tre anni, «in rapporto all’evoluzione tecnico-scientifica».
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Nuove linee guida sulla fecondazione assistita: qual è la novità più importante?
La novità più grande riguarda il fatto che dopo la fecondazione assistita dell’ovulo, il consenso alla Pma non possa più essere revocato. La donna può richiedere quindi l’impianto dell’embrione anche se il compagno è morto o se i due si sono lasciati. Il cambiamento di giurisprudenza si è imposto dopo due sentenze, una della Corte di Cassazione del 2019 e una della Corte Costituzionale del 2023.
Quando una coppia è infertile? Quando una persona è sterile?
Per poter definire una coppia infertile occorre che non sia in grado di concepire un bambino dopo un anno di rapporti sessuali non protetti. La persona è invece sterile quando una condizione fisica permanente non permette il concepimento.
Nuove linee guida sulla fecondazione assistita: chi può accedervi?
L’accesso alla procreazione medicalmente assistita è possibile dopo sei/dodici mesi – in base all’età della donna – di regolari rapporti sessuali non protetti.
Possono rivolgersi alla fecondazione assistita anche le coppie che abbiano malattie genetiche trasmissibili o con malattie come HIV, epatite B e C. Infine ok anche alle coppie in cui uno o entrambi i partner siano ricorsi in passato alla crioconservazione dei propri gameti o tessuto gonadico per preservare la fertilità.
Come si legge nel testo delle linee guida per la PMA pubblicate dal Ministero della Salute, per tecniche di Procreazione medicalmente assistita si intendono tutti quei procedimenti che comportano il trattamento di ovociti umani, di spermatozoi o embrioni nell’ambito di un progetto finalizzato a realizzare una gravidanza.
Quali sono le tecniche di procreazione medicalmente assistita?
Questi procedimenti, che possono essere effettuati sia con gameti della coppia sia con gameti donati, includono:
- la inseminazione intrauterina;
- la fecondazione in vitro e il trasferimento intrauterino di embrioni;
- la microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo;
- la crioconservazione dei gameti e degli embrioni;
- la biopsia embrionale per eseguire i test genetici di preimpianto.