Quali sono gli effetti collaterali della Finasteride? Un farmaco molto comune anti calvizie può avere come effetti collaterali pensieri suicidi e disfunzione erettile.
L’avvertimento arriva direttamente dall’agenzia del farmaco inglese. La MHRA ha messo in guardia gli uomini che assumono medicinali a base di finasteride sui potenziali effetti indesiderati che, come abbiamo già visto, hanno conseguenze sulla vita sessuale e sulla salute mentale.
In alcuni casi, ha precisato l’Agenzia, la disfunzione sessuale è persistita anche dopo l’interruzione del trattamento.
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Cos’è la Finasteride?
La Finesteride è un farmaco usato per trattare la perdita dei capelli negli uomini. È diventato molto famoso perché usato anche dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. È anche utilizzato per trattata la prostata ingrossata. Nella versione da 1 milligrammo si usa per la calvizie, in quella da 5 per l’iperplasia prostatica benigna.
Effetti collaterali della Finasteride: cosa succede ora?
L’autorità che regola il mercato dei medicinali nel Regno Unito ha ricevuto segnalazioni di casi in cui il farmaco ha causato umore depresso, pensieri suicidi e disfunzione sessuale. Dopo il richiamo della MHRA, al quale si sono adeguate anche le altre agenzie del farmaco tra cui anche quella italiana, sulle confezioni dovrà contenere un avviso specifico e all’interno ci dovrà essere scritto chiaramente come comportarsi se si dovesse vivere uno di questi effetti collaterali.
Come agisce il farmaco?
Il farmaco in questione contrasta la progressiva caduta dei capelli negli uomini con alopecia androgenetica, quella che chiamiamo tutti calvizie. È la malattia dei capelli più diffusa, causato da un’eccessiva produzione di androgeni, ormoni maschili, che riducono la fase della crescita del fusto e assottigliano i capelli. Può manifestarsi nelle donne, ma generalmente interessa gli uomini. Il farmaco è indicato negli stati precoci di alopecia androgenetica negli uomini di età compresa tra i 18 e 41 anni.
Tre studi hanno dimostrato la sua efficacia nel fermare la progressione della calvizie. Il trattamento si è dimostrato capace di fermare la caduta dei capelli nel 90% degli uomini con alopecia androgenetica in 5 anni e favorire la ricrescita in almeno la metà dei casi.
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