Prurito, dolore e in alcuni casi sanguinamento. Si presentano così le emorroidi, disturbo imbarazzante oltre che fastidioso e molto frequente sia tra gli uomini, sia tra le donne: secondo stime recenti ne soffrirebbero circa tre milioni di italiani. «Ne risulta più predisposto in particolare chi soffre di stitichezza e le donne in gravidanza, ma anche un’alimentazione poco sana entra in gioco: sul banco degli imputati, in particolare, bibite gassate e alcolici, che infiammano la mucosa intestinale, cibi fritti o in scatola, sottaceti, consumo eccessivo di sale, di formaggi stagionati e fermentati, crostacei e molluschi, così come di spezie, peperoncino, salse piccanti e di caffè», dice la farmacista Camilla Mantovani.
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Cosa fare in caso di emorroidi
Dunque la prima regola per prevenire o, se sono già presenti, combattere le emorroidi consiste nel mangiare sano, privilegiando abbondanti porzioni di frutta e verdura giornaliere, oltre a pasta e riso integrali che, essendo ricchi di fibre, agevolano il corretto funzionamento dell’intestino, assieme ad almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno.
I principi attivi che funzionano veramente
Per alleviare la sensazione di fastidio e il dolore quando le emorroidi si sono infiammate la farmacista consiglia il ricorso sia a integratori con flavonoidi, come per esempio pastiglie a base di diosmina per migliorare il microcircolo venoso, sia a farmaci da banco in forma di unguento o pomata. O ancora gel da applicare localmente che possono contenere un mix di principi attivi, come per esempio benzocaina, che ha la funzione di anestetico locale e allevia il dolore, idrocortisone acetato per diminuire l’infiammazione e il prurito, eparina sodica per ridurre la coagulazione del sangue oppure prodotti che contengono anche sostanze naturali come aloe vera, in grado di esercitare un effetto lenitivo e antidolorifico e diminuire dolore e prurito, o ancora elicriso, dall’elevato potere antinfiammatorio, in grado di ridurre il gonfiore emorroidario.
Sono particolarmente indicati anche i prodotti con ippocastano che contiene molti principi attivi fra i quali l’escina che agisce sul tono venoso, in quanto aumenta la resistenza dei capillari sanguigni riducendone la permeabilità. Aggiunge Mantovani: «Un’altra sostanza fitoterapica indicata per il trattamento delle emorroidi e che, spesso, si trova associata all’ippocastano o ad altri principi attivi in numerosi preparati è il rusco, o pungitopo, in quanto esercita un’azione venotonica, vasocostrittrice e antinfiammatoria».