Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato che le limitazioni per l’emergenza Coronavirus adottate la sera del 7 marzo per la Lombardia e altre 14 province italiane, valgono ora per tutto il Paese.
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Stop agli spostamenti, se non per esigenze di salute e di lavoro
Durante l’emergenza Coronavirus ci si può spostare all’interno del territorio nazionale solo «per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute». Il premier Conte ha spiegato che continuerò a valere l’autocertificazione. È permesso il rientro presso il proprio domicilio, la propria abitazione o la propria residenza.
Vietati gli assembramenti all’aperto e in locali aperti al pubblico
Per affrontare l’emergenza Coronavirus, non è più possibile stare in gruppo né in luoghi all’aperto, né in locali aperti al pubblico.
Divieto assoluto di movimento per chi è in quarantena
È totalmente proibito a chi deve deve rimanere nella propria abitazione perché sottoposto a quarantena anche preventiva muoversi.
Se si ha febbre o infezioni respiratorie si sta a casa
Se si hanno sintomi di infezioni respiratorie e febbre con una temperatura superiore ai 37,5° deve restare a casa e limitare i contatti.
Emergenza coronavirus: scuole e università chiuse fino al 3 di aprile
Estesa a tutta Italia la chiusura delle scuole e delle università fino al 3 aprile.
Esercizi commerciali aperti, ma devono garantire regola di un metro
Negozi aperti, ma solo se garantiscono il rispetto della distanza di almeno un metro.
Nei festivi e prefestivi i centri commerciali chiusi
Sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita nei giorni prefestivi e festivi. Restano aperte farmacie, parafarmacie e negozi di alimentari.
Emergenza coronavirus: bar e ristoranti aperti fino alle 18
Bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18. Devono assicurare il rispetto della regola della distanza di almeno un metro fra le persone.
Sospesi tutti gli eventi sportivi, campionato di serie A compreso
Fino al 3 aprile c’è la sospensione di tutti gli eventi sportivi, compresi quelli dei campionati di serie A.
Chiuse palestre, piscine, centri benessere e centri sportivi
Non possono aprire palestre, centri sportivi, piscine , centri benessere e centri termali, ad eccezione dell’erogazione dei servizi essenziali di assistenza, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
Sospesa ogni manifestazione o evento di qualsiasi tipo. Chiusi i musei
Chiusi cinema, teatri, pub, sale scommesse, discoteche. Sospese tutte le manifestazioni in luogo pubblico o privato, dalla cultura allo sport, dalle attività religiose alle fiere. Chiusi i musei e gli istituti culturali.
Sospesi funerali, battesimi e matrimoni. Chiese e luoghi di culto aperti se c’è la distanza giusta
I luoghi di culto possono restare aperti solo se garantiscono di mantenere la distanza di un metro fra i presenti. Sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali.
Emergenza coronavirus: stop ai concorsi pubblici
Sospesi i concorsi pubblici e di abilitazione, con l’eccezione di quelli legati alle professioni mediche e alla protezione civile.
Stop agli esami per le patenti di guida
Sospesi gli esami di idoneità presso la motorizzazione civile, ma è prevista la proroga dei termini.
I datori di lavoro consentano le ferie
Si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di permettere ai dipendenti di fruire delle ferie e dei congedi ordinari.
Emergenza coronavirus: nessun congedo per il personale medico
Sospesi i congedi ordinari per il personale medico e sanitario e per quello delle unità di crisi. Lo svolgimento di riunioni per le strutture socio sanitarie deve avvenire dove possibile in remoto o garantendo comunque il metro di distanza interpersonale.
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