Future mamme in guardia dagli elettrodomestici. Per proteggere la salute del bebè e scongiurare il rischio che possa ammalarsi d’asma, le donne in dolce attesa potrebbero addirittura ritrovarsi costrette a rinunciare alla messa in piega o a una casa immacolata. Secondo un gruppo di scienziati americani, infatti, comuni oggetti d’uso quotidiano come l’asciugacapelli, l’aspirapolvere, il forno a microonde o il macinacaffé, se utilizzati col pancione possono triplicare il rischio di asma nei primi anni di vita del nascituro. Sotto accusa i campi elettromagnetici, spiegano i ricercatori Usa in uno studio pubblicato sugli Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine.
Occhio inoltre, avvertono gli esperti, alle abitazioni troppo vicine ai piloni dell’alta tensione: anche i tralicci possono togliere il fiato al bimbo che verrà, sostengono De-Kun Li e colleghi della Kaiser Permanente Division of Research di Oakland, California. E’ la prima volta che la scienza mostra un legame fra l’asma dei bimbi e l’impiego in gravidanza di tecnologie ritenute ormai irrinunciabili alleate nella vita domestica. E proprio per le sue possibili implicazioni pratiche, il monito del team statunitense ha già acceso non poche polemiche nella comunità scientifica.
Alcuni esperti invitano alla cautela, precisando che il risultato del nuovo studio va confermato da ulteriori ricerche. Ma gli autori insistono: «Il rischio non può essere ignorato». La ricerca americana ha coinvolto 800 future mamme. Gli scienziati hanno calcolato i livelli di energia magnetica ai quali le donne sono state esposte in gravidanza, quindi hanno monitorato per i successivi 13 anni la salute dei figli in modo da scoprire quanti si sarebbero ammalati d’asma. Analizzando i dati, gli studiosi hanno concluso che i bambini nati da madri esposte ad alte dosi di radiazioni avevano un rischio di ammalarsi 3 volte più alto. Nella società moderna le sorgenti di energia magnetica sono diventate praticamente ubiquitarie, osservano i ricercatori, convinti che questo fattore possa aver contributo all’impennata d’asma infantile negli ultimi decenni.
«Il nostro messaggio – riassume De-Kun Li – è che l’esposizione ai campi elettromagnetici è dannosa e che è necessario fare attenzione ai possibili effetti avversi sulla salute pubblica. La cosa migliore – suggerisce lo scienziato – è cercare di limitare l’esposizione e mantenersi a distanza dalle fonti di radiazione mentre sono in uso». Altri specialisti sono tuttavia scettici. William Steward dell’università britannica di Southampton, riporta ad esempio il quotidiano Gb Daily Mail, non esclude che i risultati ottenuti dall’équipe Usa possano essere casuali. Prudenti anche altri esperti che auspicano l’avvio di ulteriori ricerche sul tema.
Fonte Adnkronos