Venerdì 20 marzo tutti con il naso all’insù per l’attesa eclissi di sole visibile in tutta Europa. Per assistere all’evento in tutta tranquillità abbiamo chiesto consiglio a Edoardo Ligabue, responsabile della divisione di oculistica al Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano (puoi chiedergli un consulto).
Che cosa succede quando si guarda a occhio nudo un’eclissi di sole?
Succede la stessa cosa di quando si guarda direttamente la fiamma ossidrica: la luce è molto concentrata e colpisce direttamente la macula, generando un’infiammazione. A seguito di questo trauma si crea una cicatrice. La retina è lesa e si forma una macchia nera che a seconda di quanto è estesa e di dove è localizzata, ad esempio se è centrale, impedisce di vedere bene. Si ha una grossa penalizzazione. Questo disturbo si chiama scotoma centrale e porre rimedio a una tale lesione è quasi impossibile, le cure sono ancora in via sperimentale.
Quali sono i sintomi più preoccupanti?
Se durante o dopo l’eclisse si avvertono disturbi agli occhi come senso di secchezza, bruciore o prurito, fastidio da corpo estraneo, allora è bene interrompere subito l’esposizione e rivolgersi a uno specialista. I danni alla macula sono irreversibili e occorre stare molto attenti soprattutto ai bambini, che possono manifestare i danni di una esposizione diretta anche in età adulta.
Come assistere in tranquillità a un’eclissi di sole?
Prima di tutto non ci si deve improvvisare. Si deve avere coscienza dei danni che può causare l’esposizione diretta a una eclissi di sole, in qualunque momento la si osservi. La curiosità è tanta, lo capisco, ma occorre proteggersi, perché la luce è molto forte e concentrata. Gli occhi vanno riparati con filtri speciali, come quelli utilizzati dai saldatori, che hanno un valore molto elevato di protezione.
E gli occhiali da sole?
Non garantiscono una protezione adeguata, anche quelli con le lenti molto scure, indossarli per più di dieci secondi guardando direttamente l’eclisse può creare danni irreparabili.
Per chi volesse documentare ed eventualmente filmare l’eclissi? Quali sono gli strumenti più sicuri?
I telescopi sono dotati di un filtro che permette di osservare il sole senza pericolo. Per quanto riguarda le macchine fotografiche, quelle classiche, le Reflex, non vanno bene perché anzi focalizzano ancora di più; le macchine fotografiche digitali in vece non creano problemi. I binocoli sono da evitare, mentre è bene utilizzare il cellulare per scattare foto con prudenza, non tanto per gli occhi, ma per evitare di danneggiarlo.
Per vedere l’eclissi in tutta sicurezza il consiglio di OK è di guardarla in diretta streaming sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), che trasmetterà dalla sua base ‘Dirigibile Italia’ nelle Isole Svalbard, in Artico, dove l’oscuramento sarà totale. L’appuntamento è, quindi, venerdì 20 marzo 2015 dalle ore 10,10 alle 12,15 sul sito del Cnr. Il picco di massima oscurità, cioè quando la Luna si sovrappone perfettamente al Sole, sarà visibile dalle 11,10 alle 11,13.
Eliana Canova