Informare in maniera corretta i pazienti è lo scopo principale di “E se fosse asma grave?” sull’asma grave, promossa da GSK Italia con il patrocinio dell’associazione Respiriamo Insieme. Capita spesso che gli stessi pazienti non abbiano le giuste informazioni per farsi accompagnare in questo lungo percorso. L’iniziativa ha un sito – esefosseasmagrave.it – ma anche una pagina Facebook, materiali informativi, video pillole educative e una serie di podcast disponibili gratuitamente sulle principali piattaforme: Spotify, Google Podcast, Apple Podcast.
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Asma grave e rinosinusite cronica
«Convivere con queste due malattie è decisamente impegnativo», dice Simona Barbaglia, presidente dell’Associazione nazionale pazienti Respiriamo Insieme APS. «Nonostante non se ne parli ancora quanto invece noi vorremmo, in Italia si stima ci siano circa 120.000 pazienti con asma grave che soffrono anche di rinosinusite cronica con poliposi nasale».
40% di chi ha asma grave soffre di rinosinusite cronica
L’asma in generale, e quello grave in particolare, si accompagna spesso a malattie concomitanti che
possono incrementare i sintomi respiratori e ridurre il controllo della malattia. Una di queste è la
rinosinusite cronica con poliposi nasale, in presenza della quale l’asma può anche essere più severo
e più difficile da controllare. Queste due patologie spesso coesistono e sono strettamente collegate tra loro. In Italia, circa 4 pazienti con asma grave su 10 soffrono anche di rinosinusite cronica con poliposi nasale.
Nuove strategie terapeutiche mirate
«Il percorso di cura di un paziente che ha anche la rinosinusite cronica con poliposi nasale può essere molto lungo e complesso con ritardi che riguardano sia la diagnosi sia l’accesso alle terapie», commenta Gianna Camiciottoli del Dipartimento Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Mario Serio dell’Università di Firenze e Responsabile Unit Asma Grave AOU Careggi, Firenze.
«Per questa ragione è fondamentale far conoscere ai pazienti l’importanza di un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato basato sulla multidisciplinarietà e sulla medicina di precisione, che consente al team di specialisti di fornire tempestivamente una diagnosi corretta e di scegliere la terapia più efficace. A tal proposito, da poco abbiamo a disposizione nuove strategie terapeutiche mirate. Questi pazienti con asma grave e poliposi nasale devono essere identificati e avviati a un corretto percorso di diagnosi e cura».
300.000 pazienti con asma grave in Italia
I pazienti che sono affetti da asma grave e rinosinusite cronica con poliposi nasale molto spesso riscontrano difficoltà nel gestire le due patologie concomitanti. Questo comporta un impatto ulteriore sulla qualità di vita, oltre che un senso di incomprensione e disorientamento.
È una malattia caratterizzata da sintomi respiratori variabili nel tempo e per intensità, insieme a una limitazione del flusso d’aria durante l’espirazione. Si definisce grave quando rimane non controllato nonostante l’aderenza alla terapia alla dose massima e la gestione dei fattori di rischio. È grave quando il suo controllo richiede la terapia inalatoria alla dose massima. In Italia si stima che siano circa 300.000 i pazienti affetti da asma grave.
Quando si parla di asma grave?
Si parla di asma non controllato quando nell’ultimo anno si sono verificati almeno due attacchi d’asma che hanno richiesto l’utilizzo di corticosteroidi orali. Lo stesso avviene quando nell’ultimo anno si è verificato almeno un attacco grave d’asma che ha richiesto il ricovero in ospedale o ancora quando vi è uno scarso controllo dei sintomi.
Rinosinusite cronica con poliposi nasale
La rinosinusite cronica con poliposi nasale è un’infiammazione cronica associata a rigonfiamenti benigni della mucosa delle cavità nasali, chiamati polipi nasali. Questa patologia si manifesta con sintomi persistenti:
- Congestione/Ostruzione nasale
- Eccesso di muco
- Riduzione/Perdita dell’olfatto
- Dolore/Pressione facciale.
Nella rinosinusite cronica con poliposi nasale i sintomi più severi e più frequenti sono congestione nasale o perdita dell’olfatto. Solitamente i sintomi di questa patologia si sviluppano lentamente nel tempo e la malattia viene tipicamente diagnosticata tra i 40 e i 50 anni di età.
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