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È ora di riprendere le vaccinazioni contro le malattie infettive

L’emergenza Covid non deve mettere in secondo piano gli altri vaccini che prevengono l’insorgere di malattie virali e batteriche. È necessario non abbassare la guardia, proteggere i bambini e completare i cicli vaccinali. «C’è stato un calo importante delle coperture a inizio pandemia, nella primavera 2020, specie per alcuni vaccini nei più piccoli, come quelli contro morbillo, parotite, varicella e rosolia» avverte Paolo Bonanni, Professore di Igiene all’Università di Firenze. «Ma anche per gli adolescenti le somministrazioni del vaccino contro il papillomavirus sono andate a picco: parliamo di prevenzione contro forme di cancro invasivo e mortale». L’allarme riguarda soprattutto le patologie a trasmissione aerea: «Le misure di contenimento del Covid, compreso il lockdown, hanno inciso sulla riduzione dei virus respiratori, mentre stiamo assistendo ora a una ripresa sensibile dei rhinovirus e del virus respiratorio sinciziale. Quindi non è escluso che ripartano anche le malattie batteriche come le meningiti e le sepsi».

Non è escluso che ripartano anche le malattie batteriche come le meningiti

Un problema che colpisce non solo la salute dei bambini ma si conferma anche nelle vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano. «Queste patologie si caratterizzano per la presenza di un batterio in siti “sterili”, dove non dovremmo normalmente trovare un batterio, come per l’appunto i polmoni, le meningi o il sangue» spiega Daniel Fiacchini, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione Asur Marche e coordinatore del Gruppo di lavoro
Comunicazione per la Sanità Pubblica della Società Italiana di Igiene (SItI). «La meningite in particolare si caratterizza per l’infiammazione delle meningi, cioè delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale. Le cause possono essere diverse e le forme batteriche sono sicuramente fra quelle più importanti e rilevanti da un punto di vista clinico».

Gruppo San Donato

Ecco quindi ribadita l’importanza della prevenzione, su cui concordano i clinici e gli esperti ascoltati nell’ambito di “Pre-Occupiamoci della meningite”, un progetto editoriale di sensibilizzazione a livello nazionale sui rischi legati a questa patologia, ideato e promosso dal Gruppo Adnkronos con il supporto non condizionante di Gsk Italia. «Ci sono diverse vaccinazioni, ma quello che bisogna sottolineare è che si tratta in tutti i casi di vaccini sicuri, non solo perché abbondantemente sperimentati, ma soprattutto perché ottenuti da piccolissime proteine dei batteri, capaci di indurre l’immunità e mai in grado di produrre la vera e propria malattia. Ci tengo a specificarlo perché ho constatato nel mio lavoro che i genitori hanno spesso paura che con il vaccino venga inoculata la “malattia” in maniera più attenuata» commenta Milena Lo Giudice, pediatra di libera scelta di Palermo.

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