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Dolore cronico: lo cureremo senza farmaci?

Bioingegneri hanno messo a punto un dispositivo che raffredda i segnali dolorosi. Serviranno comunque anni prima che possa essere impiantato sui pazienti

Curare dolore cronico senza farmaci è al centro dell’interesse di molti studi scientifici. Dagli Stati Uniti arriva uno studio che può aprire un’altra strada: quello di poterlo affrontare senza ricorrere a farmaci.

I ricercatori della Northwestern University negli Stati Uniti hanno elaborato  un mini-dispositivo impiantabile, morbido e flessibile, che riesce a bloccare il dolore, senza assumere medicinali. I materiali usati sono riassorbibili e si dissolvono da soli all’interno dell’organismo.

Gruppo San Donato

Curare dolore cronico senza farmaci: ideale per il dolore post operatorio

Gli specialisti impiantano questo device, allacciandolo ai nervi periferici. A questo punto il dispositivo li raffredda, rallentando così la trasmissione dei segnali del dolore che vengono inviati al cervello. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Science. Questa tecnologia potrebbe rappresentare una nuova speranza per il trattamento del dolore post-operatorio.

Sei milioni di italiani soffrono di dolore cronico

Solo in Italia sono milioni le persone che soffrono di dolore cronico. Un problema che colpisce a qualsiasi età e che peggiora in modo significativo la qualità della vita dei pazienti.

Diciamo subito che ci vorranno comunque anni prima che questo piccolo dispositivo possa essere utilizzato sui pazienti. Al momento la ricerca ha superato la fase 1. I ricercatori lo hanno testato con successo sui topi.

Curare dolore cronico senza farmaci: come funziona il mini dispositivo?

Il mini-dispositivo assomiglia molto a una sottile fascia, larga meno di 5 millimetri. Ha un’estremità leggermente arricciata che avvolge il nervo senza bisogno di alcuna sutura. Al suo interno ha due canali. Nel primo c’è il liquido di raffreddamento, tra l’altro già approvato per uso clinico. Nel secondo scorre invece l’azoto secco. Quando il liquido e il gas si mischiano s’innesca una reazione che consente al liquido di evaporare, provocando un abbassamento della temperatura.

Un sensore controlla che la temperatura non si abbassi troppo

Contemporaneamente un sensore monitora la temperatura del nervo per verificare che lo stesso non diventi troppo freddo e possa causare danni, anche ai tessuti circostanti.

Curare dolore cronico senza farmaci: il parere dell’esperto

“Come ingegneri, siamo motivati ​​dall’idea di trattare il dolore senza farmaci con modalità che il paziente può attivare e disattivare ​​all’istante, controllandone l’intensità”. Il bioingegnere John A. Rogers è membro del team che ha guidato lo sviluppo del dispositivo. “La nostra tecnologia sfrutta meccanismi simili a quelli che provocano l’intorpidimento delle dita quando sono fredde. L’impianto consente di produrre quell’effetto in modo programmabile e diretto su nervi specifici”.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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