Stile di vita e farmaci efficaci per tenere sotto controllo il diabete, malattia che “dilaga” ovunque, in particolare il tipo 2 che in Italia negli ultimi trent’anni è più che raddoppiato e oggi si assesta mediamente attorno al 7% della popolazione generale.
Soltanto la metà delle persone con diabete di tipo 2 raggiunge tutti e tre gli obiettivi attualmente raccomandati, ovvero:
- controllo della glicemia,
- della pressione arteriosa,
- del colesterolo.
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Quali sono i motivi per cui molti pazienti non raggiungono gli obiettivi raccomandati?
Le ragioni sono tante, tra cui la difficoltà da parte dei pazienti a mantenere adeguati stili di vita in termini di alimentazione e attività fisica. «I dati rilevano che solo il 56% delle persone con diabete di tipo 2 raggiunge un valore di emoglobina glicata sotto il 7%, che è il primo grande obiettivo target nel controllo glicemico» avverte Riccardo Candido, Presidente AMD – Associazione Medici Diabetologi.
«I motivi sono molteplici:
- diagnosi tardiva e inizio del trattamento non tempestivo;
- inerzia terapeutica da parte dei professionisti che non intervengono in maniera precoce e incisiva nelle modifiche delle terapie qualora il diabete non sia sufficientemente controllato;
- difficoltà da parte dei pazienti a mantenere adeguati stili di vita in termini alimentazione e attività fisica;
- utilizzo di terapie fino a qualche tempo fa non del tutto efficaci e gravate dal rischio di ipoglicemia;
- ridotta aderenza dei pazienti alle terapie;
- difficoltà a livello regionale di mettere a disposizione rapidamente le innovazioni terapeutiche che oggi sono più efficaci;
- da ultimo, la disequità di accesso alle nuove opportunità terapeutiche e tecnologiche».
Stile di vita e farmaci efficaci per tenere sotto controllo il diabete
Oggi per fortuna la disponibilità di farmaci innovativi, come tirzepatide, che contribuisce al miglioramento degli obiettivi clinici e sanitari, con un aumento dell’aderenza terapeutica e della motivazione dei pazienti. «Tirzepatide ha dimostrato significativi risultati nel controllo glicemico dei pazienti, con una riduzione dell’emoglobina glicata e del peso corporeo» spiega Raffaella Buzzetti, Presidente SID – Società Italiana di Diabetologia. «Inoltre, tirzepatide ha dimostrato la sua efficacia, rispetto ai farmaci in uso, sul controllo della pressione arteriosa e del colesterolo agendo anche sulla prevenzione del danno cardiovascolare e renale. Il miglioramento del controllo glicemico e metabolico si associa quindi ad una marcata riduzione delle complicanze».